Porsi la questione delle ragioni della pace significa affrontare con atteggiamento razionale e senza pregiudizi molti complessi problemi tra cui, in primo luogo, quello delle cause delle guerre così diffuse in ogni epoca (in questo momento sono in atto diverse decine di conflitti di varia scala). Poi significa prendere in esame i costi umani, economici e ambientali non solo delle guerre combattute, ma anche della corsa al riarmo e del peso di questa sui bilanci degli stati. In particolare, comporta essere coscienti di quanto sia grave il rischio di guerra nucleare e di cosa si può fare per fermare il riarmo nucleare. Infine, ma non è certo l’ultimo problema, bisogna approfondire la conoscenza di quei processi con cui gli stati dovrebbero costruire un sistema di relazioni internazionali capace di garantire una sicurezza reciproca.

In apparenza nessuno vuole la guerra, ma in verità una riflessione e un’azione finalizzata a limitarla sono rare. Piuttosto che svolgere una seria riflessione sulle ragioni della pace, è molto più diffuso un atteggiamento “realista” che accetta la guerra come una condizione ineliminabile e che svaluta la pace a debolezza e illusione. Il convegno, che ogni anno in occasione dell’approvazione e proclamazione dei Diritti Universali dell’Uomo del 10 dicembre 1948 viene promosso dalle nostre scuole – nasce dallo sforzo di avviare la nascita di un modo diverso di guardare alla pace e alla guerra, per l’urgenza della salvaguardia dei Diritti. Si tratta di un compito essenziale che trova un posto fondamentale tra le attività promosse per l’Educazione civica.

Presentano e moderano le Docenti: Cristina Tarzia (L.S Bottoni) e Chiara Paganuzzi (IIS Severi- Correnti)

Interventi:

Paolo Bonetti (Dipartimento di Giurisprudenza – Università Bicocca): La guerra di fronte al diritto

Francesco Vignarca (Rete pace e disarmo): Economie di guerra e rischio nucleare

Raffaele Crocco (Atlante delle Guerre e Unimondo): E’ possibile fermare le guerre nel mondo? I diritti umani possono avere un ruolo?

Luca Lo Presti (Fondazione Pangea Onlus): Cos’è veramente la guerra?