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Camminata per la Pace, un appello all’Europa
21 Settembre 2023 ore 18:00 > 20:00
Giovedì 21 settembre si svolgerà a Solferino l’annunciata Camminata per la Pace promossa dall’associazione Solferino Agorà della Pace e da Mantova per la Pace, con ritrovo alle ore 18 davanti all’Ossario.
Alla manifestazione, alla quale interverrà il presidente del Movimento Nonviolento Mao Valpiana, sono invitati a partecipare tutti gli “agli amici della Pace” per sostenere l’appello rivolto alla presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen in occasione della Giornata internazionale della Pace. Alla massima autorità europea chiediamo che siano modificate le azioni finora intraprese, affinché l’Unione Europea possa riappropriarsi delle sue prerogative fondamentali: la negazione della guerra, l’aspirazione alla pace e l’attivazione di un tavolo di confronto per arrivare rapidamente al cessate il fuoco. In coerenza con il progetto di pace che è alla base dell’idea della Costituzione europea, chiediamo inoltre che l’Unione Europea, premio Nobel per la pace, sia garante della protezione internazionale agli obiettori, ai renitenti alla leva e ai disertori russi, bielorussi e ucraini.
Ci rivolgiamo alla presidente Von Der Leyen perché per troppo tempo in Europa si è lasciata voce solo alle armi, nulla è trapelato per un cessate il fuoco duraturo, mentre gli accordi temporanei sono stati puntualmente violati. Il Presidente Putin e il Presidente Zelensky rimangono fermi nelle proprie convinzioni: differenze totali che generano nella gente il timore di una guerra senza fine. E la gente comune, che lamenta l’inesistenza di un serio parlare di pace, ha grandi turbamenti. La guerra scoppiata in Europa aumenta in tutti la paura che possa essere il prodromo alla terza guerra mondiale con conseguenze letali per tutta l’umanità. Tutti stiamo pagando un prezzo molto alto: l’inflazione che aumenta, le materie prime i cui costi continuano a lievitare, dal gas all’energia elettrica. Spese tanto aumentate che hanno inciso soprattutto sugli stipendi e le pensioni degli italiani, fermi da anni e fra i più bassi d’Europa.
Il popolo sta diventando insofferente e si interroga sul comportamento dell’Europa che, “abdicando” alla sua forza continentale, non è primo attore di una sostenibile proposta di pace. Abbiamo cercato di dare voce a ciò che preoccupa il cittadino comune, perplesso dal fatto di non conoscere cosa farà l’Europa di alternativo all’invio di armi all’Ucraina. Gli italiani, fiaccati dalla difficile economia familiare, sono fortemente preoccupati per il futuro. Per questo sentiamo il dovere di far sentire la nostra voce nei confronti di uno stato di cose che non condividiamo, manifestando il nostro disappunto e sollecitando l’Europa a svolgere un ruolo di pace.