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Piccola Marcia della Pace
24 Febbraio ore 15:00 > 16:30
Nell’ambito dell’iniziativa “IN CAMMINO PER LA PACE” che intende promuovere la pace con il dialogo tra le persone, organizzata da Legambiente Busto Arsizio, dal Coordinamento Bicipace di Legnano, Incamminoperlapace, con l’adesione di molteplici realtà sociali del territorio e con il patrocinio delle Città di Castellanza, Legnano, Olgiate Olona, SABATO 24 FEBBRAIO va in scena la PICCOLA MARCIA DELLA PACE – CESSATE IL FUOCO OVUNQUE NEL MONDO.
Obiettivo dell’iniziativa è costruire un “Tavolo per la pace” strutturato e permanente, che promuova iniziative e riflessioni sul tema del dialogo tra le persone per tutto il corso dell’anno o non solo in occasione di gravi crisi internazionali è l’obiettivo dichiarato e ricercato dai promotori.
L’appuntamento di SABATO 24 FEBBRAIO prevede la partenza alle ore 15,00 dalla CORTE DEL CILIEGIO in viale Lombardia 55 a Castellanza e l’arrivo attorno alle ore 16,30 all’Approdo di Calipolis in via C. Colombo 80 a Fagnano Olona. All’arrivo testimonianze, canti e thè caldo.
Si tratta del terzo appuntamento dell’iniziativa “IN CAMMINO PER LA PACE”, un percorso che ha visto lo scorso 19 Gennaio la conferenza al Teatro di via Dante a Castellanza “FEDE, GUERRA E PACE – Dalla “Pacem in terris” a Papa Francesco” e, a seguire, il 21 Gennaio la marcia dedicata ai ragazzi “LA PACE IN TESTA”.
Ormai le guerre si susseguono con ritmo ed intensità crescente. Iniziano ma non finiscono, alimentando solo la fiorente industria e il commercio immorale di armamenti. Stati e Governi sembrano aver perso la capacità di prevenire e gestire i conflitti mediante gli strumenti della diplomazia e della politica, con i quali far applicare e rispettare le convenzioni e il diritto internazionale. La conseguenza è che la guerra e la barbarie sono nuovamente tornate ad essere le uniche opzioni in campo. Basta, questa logica distruttiva va fermata.
Il 24 Febbraio si compiono i due anni di guerra in Ucraina, con centinaia di migliaia di morti, milioni i profughi in fuga ed un terzo del paese distrutto.
In Siria, dopo tredici anni di guerra, i risultati sono centinaia di migliaia di morti e la distruzione di una secolare convivenza inter-religiosa e inter-comunitaria. In Africa, guerre e neo-colonialismo non hanno mai cessato di coesistere e di schiacciare le speranze di democrazia e di libertà.
L’ultimo e più drammatico esempio di questa spirale distruttiva è ancora una volta in Medio Oriente, con l’atroce attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, che ha provocato 1200 vittime e più di 200 persone prese in ostaggio, con stupri di guerra sulle donne israeliane; ne è conseguito l’assedio della Striscia di Gaza da parte del governo israeliano con bombardamenti a tappeto, uccidendo più di 24000 palestinesi, inclusi bambini, donne e anziani, la distruzione di ospedali, scuole, presidi delle Nazioni Unite, il taglio dei rifornimenti di carburante, cibo, acqua, assistenza sanitaria. Una escalation di crimini di guerra, che condanniamo e che debbono essere fermati immediatamente per affrontare politicamente e culturalmente le cause che li hanno determinati, applicando il diritto internazionale, il diritto di autodeterminazione di entrambi i popoli, come riconosciuto dalle risoluzioni delle Nazioni Unite.