Un gesto di Pace, sulla Via Maestra
L’intervento di Daniela Russo (Acli Napoli) a nome di Rete Pace Disarmo dal palco della Manifestazione Nazionale del 25 maggio 2024 per una “Via Maestra” in difesa della Costituzione
Questa manifestazione, il nostro essere qui, è prima di tutto un gesto di pace. È un gesto dal significato profondamente politico. Perché la politica è scegliere.
E noi scegliamo e chiediamo che l’Italia scelga la Via Maestra, la via della costruzione di una pacifica convivenza tra i popoli e le nazioni. Non possiamo rassegnarci alle guerre, al riarmo e alla distruzione di tutto ciò che ci è più caro.
Noi chiediamo il rispetto dell’articolo 11 della nostra Costituzione, che affermando il ripudio della guerra, ci indica la strada del dialogo, della cooperazione, della solidarietà, della prevenzione dei conflitti tra Stati, la strada del rispetto del Diritto internazionale, della protezione delle vite umane, degli investimenti in economia di pace e non nell’assurdo commercio di armi.
Mai come in questa fase storica il rischio di una guerra nucleare è dietro l’angolo, ce lo ricordano il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres e Papa Francesco.
La priorità è fermare le guerre, esigere il cessate il fuoco in Ucraina, a Gaza e in tutte le guerre in corso, anche quelle “dimenticate”. È l’urgenza della pace che ci ha mobilitato in questi mesi, nei quali abbiamo condiviso parole, gesti, incontri e preghiere per la pace. Continueremo, trasformando la disperazione in speranza, il senso di impotenza in senso di responsabilità, fino a quando non finirà l’atrocità delle guerre che mietono vittime innocenti spingendoci nel baratro della barbarie.
Questo impegno non deve essere solo nostro, ma di tutte le nostre comunità, unite per esigere che le Istituzioni nazionali ed europee siano costruttrici di pace: che abbiano il coraggio della pace! Che si assumano la responsabilità della pace!
Per questo chiediamo che il Parlamento non modifichi la Legge 185 per favorire la produzione e la vendita di armi a Stati che sono in guerra e che violano i diritti umani; per questo chiediamo che l’Italia ratifichi il Trattato per la proibizione delle armi nucleari.
Chiediamo che il nostro Paese e l’Europa siano chiaramente per il cessate il fuoco, impegnati con tutte le energie della diplomazia per promuovere conferenze di pace sotto l’egida delle Nazioni Unite. Basta violenza, basta vittime civili, basta investire risorse nelle armi, sottraendole a sanità, educazione, welfare.
La pace è possibile. Sta a noi volerla, costruirla, curarla. Le organizzazioni della Rete italiana Pace e Disarmo ci sono. Insieme a tutti voi, siamo sulla Via Maestra della Pace. Come diceva il grande don Tonino Bello: “in piedi, costruttori di pace!”