Il lavoro congiunto della società civile internazionale per il disarmo umanitario

Il lavoro congiunto della società civile internazionale per il disarmo umanitario

Anche Rete Italiana Pace Disarmo, insieme a oltre 90 organizzazioni e coalizioni della società civile di tutto il mondo, ha approvato una dichiarazione congiunta sul disarmo umanitario, letta da Erin Hunt di Mines Action Canada a nome di tutti i firmatari durante la sessione della Prima Commissione sul Disarmo dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il 16 ottobre 2024.

In un anno segnato da profondi conflitti e sofferenze, questo documento collettivo ricorda il nostro incrollabile impegno per la nonviolenza e la protezione di ogni individuo. Il disarmo umanitario è al centro di questa missione, in quanto lavora per prevenire i danni e la devastazione causati dalle armi. Promuovendo standard internazionali sia normativi che operativi radicati nella pace e nella giustizia puntiamo a creare un mondo più sicuro per tutti! Dobbiamo sostenere attivamente la dignità e i diritti di tutte le persone, promuovendo uno spirito di collaborazione e inclusione che rifletta il nostro impegno condiviso per la pace, e per questo motivo la nostra Rete ha deciso di sostenere la dichiarazione congiunta della società civile internazionale sul Disarmo umanitario.

 

DICHIARAZIONE CONGIUNTA DELLA SOCIETÀ CIVILE SUL DISARMO UMANITARIO

Prima Commissione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite – 16 ottobre 2024

Questa dichiarazione viene letta a nome di 93 organizzazioni e coalizioni della società civile di tutto il mondo.

Dopo un anno di terribili spargimenti di sangue che hanno messo in discussione le regole e le norme a noi più care, mettere le persone al centro del nostro lavoro è più importante che mai. Il disarmo umanitario dà priorità alla protezione delle persone in conflitto. Il suo obiettivo centrale è prevenire e affrontare le sofferenze umane e i danni ambientali causati dalle armi, attraverso la definizione di norme internazionali.

Dallo scorso anno è aumentato l’impulso a negoziare uno strumento giuridicamente vincolante sui sistemi di armi autonome. Il rapporto del Segretario generale delle Nazioni Unite basato sulla risoluzione 78/241 dell’anno scorso includeva contributi sostanziali da parte di un’ampia gamma di soggetti interessati. La risoluzione di quest’anno sulle armi autonome dovrebbe essere facile da sostenere per tutti gli Stati che desiderano garantire che gli esseri umani mantengano il controllo sull’uso della forza e vedere un reale progresso verso un trattato sulle AWS, di cui c’è grande bisogno.

Nell’aprile 2024 si è tenuta a Oslo, in Norvegia, la prima conferenza internazionale di follow-up della Dichiarazione sulle armi esplosive nelle aree popolate (EWIPA). Nonostante questo successo, c’è ancora molto lavoro da fare. Con gli attuali conflitti in corso e l’uso estremo di armi esplosive nelle aree popolate, chiediamo a tutti gli Stati che non hanno ancora aderito di farlo senza indugio. Gli Stati che hanno aderito devono attuare e promuovere pienamente la Dichiarazione.

Tra terribili minacce di utilizzo di armi nucleari, il Trattato TPNW conta ora la metà dei membri delle Nazioni Unite come firmatari o Stati firmatari, e gli sforzi per l’universalizzazione e l’attuazione del trattato – compresa la giustizia per le vittime dell’uso e dei test di armi nucleari – continuano. Una nuova corsa agli armamenti nucleari sta distogliendo risorse da altre sfide globali ed è urgente invertire la rotta prima che accada l’impensabile.

La comunità internazionale sta riconoscendo sempre più l’urgente necessità di affrontare l’impatto ambientale dei conflitti armati e delle attività militari, in parte in risposta ai danni documentati nei recenti conflitti. 

L’anno scorso ci ha anche ricordato le enormi sfide che dobbiamo affrontare. Deploriamo l’annuncio della Lituania di ritirarsi dalla Convenzione sulle munizioni a grappolo e chiediamo al governo lituano di rimanere uno Stato parte. L’uso delle mine antipersona e delle munizioni a grappolo è contrario alle severe norme stabilite sia dal Trattato sulla messa al bando delle mine che dalla Convenzione sulle munizioni a grappolo. Chiediamo agli Stati di difendere queste norme e di prevenire i danni che le hanno originate.

Infine, tutti coloro che sono coinvolti nel disarmo umanitario dovrebbero garantire che il loro lavoro tenga conto dell’inclusione, della diversità e dell’intersezionalità e affronti la discriminazione razziale e di genere. Questa inclusione si estende alla società civile. Gli Stati devono proteggere il nostro accesso alle riunioni e il nostro ruolo come parte necessaria dell’ecosistema internazionale, per garantire che il lavoro svolto in queste stanze abbia un impatto reale.

In futuro, soprattutto in questi tempi di tensioni e guerre, come comunità dobbiamo essere uniti e continuare a mettere le persone al centro del nostro lavoro. L’obiettivo comune di prevenire e porre rimedio alla sofferenza umana dovrebbe guidare un’agenda cooperativa, inclusiva e progressista.

Grazie.

 

FIRMATARI

Campagne globali

Control Arms
International Campaign to Abolish Nuclear Weapons
International Campaign to Ban Landmines-Cluster Munition Coalition
International Network on Explosive Weapons
Stop Killer Robots

Organizzazioni della società civile

Acronym Institute for Disarmament Diplomacy (AIDD)
Action from Ireland (Afri)
Action on Armed Violence
Alianza por el Desarme Nuclear
Amnesty International
Aotearoa New Zealand Campaign on Military Spending
Aotearoa New Zealand Network on Explosive Weapons
Article 36
Assistance Mission for Africa (AMA)
Association SALAM (Comoros-Indian Ocean and East Africa)
Associazione Italiana Vittime Civili di Guerra
Azerbaijan Campaign to Ban Landmines
Ban Nuclear Weapons – ICAN in Denmark
Cameroon Youths and Students Forum for Peace
Campaign Against Arms Trade
Campaña Colombiana Contra Minas (CCCM)
Center for Peace Education, Miriam College, Philippines
Centre for Feminist Foreign Policy (CFFP)
Centro de Estudios Ecuménicos (México)
Changemaker
Civil Society Coalition on Natural Resource (CSNRC)
Comisión General Justicia y Paz de España
Conflict and Environment Observatory
Danish Refugee Council (DRC)
Danish UN Association
DAWN
Deutsche Friedensgesellschaft – Vereinigte KriegsdienstgegnerInnen (DFG-VK)
DHESARME
Encode Justice
Facing Finance
Femmes Unies pour la Paix dans la région des Grands Lacs
Fogo Cruzado Institute
Forum on Disarmament and Development Sri Lanka
Friends of the Earth Canada
Fundación Barco
Handicap International
Health and Social Care Organization in Iraq (IHSCO)
Human Rights Watch
Hungarian Campaign to Stop Killer Robots Activist Network
ICAN Aotearoa New Zealand
ICAN Australia
Indian Institute for Peace Disarmament & Environmental Protection
info.nodes
International Peace Research Association
Irish Campaign for Nuclear Disarmament
Japan Campaign to Ban Landmines(JCBL)
Jesuit Refugee Service
Kingston and St Andrew Action Forum (KSAAF)
Landmines Resource Center Lebanon
Legacies of War
Mines Action Canada
No to Armaments – Yes to Sustainable Security (Nej til Oprustning – Ja til Bæredygtig
Sikkerhedspolitik)
No to Nuclear Weapons Norway (Nei til Atomvåpen)
NOAH Friends of the Earth Denmark
Nonviolence International – Canada
Norwegian People’s Aid (NPA)
Nuclear Age Peace Foundation
Nuclear Truth Project
Organization of Landmine Survivors and Amputees in Rwanda (OLSAR)
Oxfam International
Pathways To Peace
PAX
Pax Christi International
Peace Movement Aotearoa
Peoples Federation for National Peace and Development (PEFENAP)
Perú por el Desarme
Project Ploughshares
PROTECTION
Rete Italiana Pace Disarmo (Italian Network for Peace and Disarmament)
Réveil Communautaire d’assistance aux Victimes (RECOVI)
Reverse the Trend: Save our People, Save our Planet
SafeGround
Seguridad Humana en América Latina y el Caribe (SEHLAC)
Soka Gakkai International
Somali Human Rights Association (SOHRA)
SPADO
Stop Killer Robots Aotearoa New Zealand
Suomen Sadankomitea ry – The Committee of 100 in Finland
Swedish Peace and Arbitration Society
United Against Inhumanity (UAI)
United Nations Association – UK (UNA-UK)
Vision GRAM-International
West Virginia Campaign to Ban Landmines and Cluster Bombs/PSALM
WILPF – Norway
Women Against Nuclear Power – Finland
Women for Peace – Finland
Women, Peace and Security National Network (Aotearoa New Zealand)