Mozioni degli Enti Locali a sostegno del Trattato TPNW e di “Italia, ripensaci”

Mozioni degli Enti Locali a sostegno del Trattato TPNW e di “Italia, ripensaci”

Nel corso degli ultimi anni (anche prima del percorso di negoziazione del Trattato di proibizione delle armi nucleari TPNW, ed anzi a sostegno proprio del percorso che ha portato alla sua approvazione) sono stati numerosi gli Enti Locali italiani che hanno esplicitato il proprio appoggio alle azioni di disarmo nucleare votando mozioni, risoluzioni, documenti di Giunta e di Consiglio.

In particolare:

90 Enti Locali in tutta Italia hanno votato ed approvato la “mozione Senzatomica”

516 Comuni italiani fanno parte di Mayors for Peace

 

Di seguito viene proposto un testo base di Mozione (adattabile alle specifiche situazioni e valorizzando le azioni territoriali della società civile su questo tema) che Comuni, Province, Regioni possono far proprio e discutere per evidenziare un sostegno ideale ma anche concreto a “Italia, ripensaci” e al Trattato TPNW.

 


 

Bozza di Ordine del Giorno per Enti Locali in sostegno al Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari TPNW

Il Consiglio Comunale – Provinciale – Regionale di ________________

Considerato che:

  • la presenza negli arsenali e la diffusione di armi nucleari rappresenta ancora oggi una delle più grandi minacce alla pace e alla sicurezza internazionale;
  • l’Italia ha ratificato nel 1975 il Trattato di Non Proliferazione (TNP) che impone a tutti gli Stati parte di impegnarsi per realizzare il disarmo nucleare totale e globale; e aderisce al TNP in qualità di Stato non dotato di armamenti nucleari, essendosi impegnata a non costruirne né a procurarsene in alcun modo;
  • sebbene gli accordi sul disarmo nucleare concordati tra le grandi potenze abbiano portato nei decenni allo smantellamento di decine di migliaia di armi nucleari, negli ultimi anni le operazioni di eliminazione sono talmente rallentate che, oltre 30 anni dopo la fine della Guerra Fredda, rimangono ancora negli arsenali circa 12.500 armi nucleari;
  • un percorso denominato Iniziativa Umanitaria e promosso dalla società civile internazionale ha portato a una serie di conferenze internazionali, aperte agli Stati membri delle Nazioni Unite, il cui fine era di negoziare un Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari TPNW;
  • il Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari è stato in seguito negoziato ed adottato con il voto positivo di 122 Stati il 7 luglio 2017; aperto alla firma il 20 settembre 2017 ha raccolto al momento la firma di oltre 90 Stati; lo strumento di ratifica del 50° Stato è stato depositato alle Nazioni Unite il 24 ottobre 2020, per cui il Trattato è entrato in vigore il 22 gennaio 2021;
  • sono già 70 i Paesi ad aver ratificato il Trattato al momento, e la previsione è che per la fine del 2024 più della metà degli Stati del mondo lo avrà firmato
  • nel giugno del 2022 si è svolta a Vienna la Prima Conferenza degli Stati Parti del Trattato TPNW, che ha adottato per acclamazione una Dichiarazione che condanna in modo inequivocabile “qualsiasi minaccia nucleare, sia essa esplicita o implicita e a prescindere dalle circostanze” e un Piano d’azione in 50 punti che delinea i passi concreti per raggiungere un disarmo nucleare globale attraverso il Trattato TPNW: “Di fronte ai rischi catastrofici posti dalle armi nucleari e nell’interesse della stessa sopravvivenza dell’umanità… Non ci fermeremo finché l’ultimo Stato non avrà aderito al Trattato, l’ultima testata non sarà stata smantellata e distrutta e le armi nucleari non saranno state totalmente eliminate dalla Terra”
  • nel dicembre del 2023 si è svolta a New York la Seconda Conferenza degli Stati Parti del Trattato TPNW, nella cui Dichiarazione finale si è sottolineato come sia necessario “Sfidare il paradigma di sicurezza basato sulla deterrenza nucleare, evidenziando e promuovendo nuove prove scientifiche sulle conseguenze e sui rischi umanitari delle armi nucleari e contrapponendole ai rischi e ai presupposti insiti nella deterrenza nucleare“.

Preso atto che:

  • il Governo italiano e i suoi rappresentanti hanno dichiarato in più occasioni di non avere intenzione di aderire a tale Trattato.

Ritenendo che:

  • l’adesione al Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari sia un’azione che contribuisce a promuovere il dialogo e la diplomazia, lasciandosi alle spalle la logica obsoleta della deterrenza nucleare fondata sulla sfiducia reciproca;
  • l’entrata in vigore del Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari potrà rafforzare la costruzione del paradigma di sicurezza internazionale costruito sulla multilateralità, sugli accordi per il disarmo, sulla sicurezza umana, che anche l’Italia in tante altre occasioni ha sostenuto;
  • L’Appello delle Città promosso dalla International Campaign to Abolish Nuclear Weapons recita: “La nostra Città esprime forte preoccupazione per la grave minaccia posta dalle armi nucleari alle comunità in ogni parte del mondo. Crediamo fermamente che i residenti nelle nostre città abbiano il diritto di vivere in un mondo libero da questa minaccia. Qualsiasi uso di armi nucleari, intenzionale o accidentale, avrebbe conseguenze catastrofiche, vastissime e durature per gli esseri umani e per l’ambiente. Noi quindi esprimiamo il nostro sostegno al Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari e ci appelliamo ai nostri governi nazionali affinché vi aderiscano”.

Ricordando che:

  • il Comune di _________ ha aderito dal ____ all’associazione Mayors for Peace, presieduta dal Sindaco di Hiroshima che si prefigge come obiettivo la messa al bando delle armi nucleari e il loro completo smantellamento.

Tutto ciò premesso, ritenendo che la costruzione di un Mondo libero dalle armi nucleari sia un obiettivo comune da perseguire

Il Consiglio Comunale – Provinciale – Regionale di _______________

delibera di:

  • aderire alla Campagna “Italia, Ripensaci”, promossa dalla Rete Italiana Pace e Disarmo e da Senzatomica;
  • aderire all’Appello delle Città (Cities’ Appeal), promosso in tutto il mondo dalla International Campaign to Abolish Nuclear Weapons (Premio Nobel 2017);
  • di invitare la Cittadinanza ad un Consiglio aperto sul tema del Disarmo Nucleare;
  • chiedere al Governo italiano che il nostro Paese possa fare passi concreti di avvicinamento ai contenuti del Trattato TPWN sia concretizzando progetti di assistenza alle vittime e rimedio ambientale per i territori coinvolti in uso o test di armi nucleare, sia ipotizzando la partecipazione come “Osservatore” alla prossima Conferenza degli Stati Parti del Trattato;
  • di apporre la firma del Sindaco/del Presidente in calce al Trattato TPNW, come atto simbolico da comunicare al Presidente del Consiglio a Palazzo Chigi, invitandolo a rivedere la posizione finora espressa, cercando le modalità per aderire al percorso iniziato con l’adozione del Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari;
  • di condividere con le Commissioni Esteri della Camera dei Deputati e del Senato questo impegno a promuovere le modalità per portare l’Italia nel consesso degli Stati che si impegnano a favore della realizzazione di un  mondo libero da armi nucleari

 

VERSIONE PDF della Bozza di Mozione