I 10 anni del Trattato ATT: successi e sfide
Il 24 dicembre 2024 ha segnato un decennio dall’entrata in vigore dell’ATT, una pietra miliare negli sforzi globali per portare trasparenza e responsabilità nel commercio di armi convenzionali
Il 24 dicembre 2024 si è celebrato il 10° anniversario del Trattato sul commercio delle armi (ATT), uno strumento giuridico innovativo che ha stabilito standard internazionali per regolare i trasferimenti di armi convenzionali con l’obiettivo esplicito di ridurre la sofferenza umana. Questa storica pietra miliare del diritto internazionale è una testimonianza degli instancabili sforzi di attivisti, governi e società civile per portare trasparenza e responsabilità nel commercio globale di armi. Negli ultimi dieci anni, l’ATT ha fatto passi da gigante, ma continua ad affrontare sfide che richiedono un rinnovato impegno da parte della comunità internazionale.
Risultati ottenuti nel corso del decennio
Dalla sua entrata in vigore, l’ATT ha registrato progressi significativi in termini di universalizzazione e attuazione. Con 116 Stati parti e 26 firmatari, il Trattato ha ottenuto un ampio sostegno in tutte le regioni del mondo. Gli Stati Parte dell’ATT hanno intrapreso misure per allineare la loro legislazione nazionale alle disposizioni del Trattato, migliorando la regolamentazione dei trasferimenti internazionali di armi e promuovendo la trasparenza. Ad esempio, alcuni Stati Parte dell’ATT hanno istituito sistemi di controllo nazionali completi che regolano l’esportazione, l’importazione, il transito e l’intermediazione di armi convenzionali, in conformità con gli obblighi del Trattato. Altri hanno attuato leggi sul controllo delle esportazioni e designato autorità nazionali competenti per la supervisione dei trasferimenti di armi. Inoltre, gli Stati Parti hanno adottato liste di controllo nazionali, stabilito meccanismi di certificazione degli utenti finali per prevenire la diversione di armi e rafforzato i processi di autorizzazione all’esportazione di armi per includere valutazioni di rischio complete.
Questi sforzi esemplificano l’impegno della comunità ATT per un commercio di armi responsabile e per l’effettiva attuazione delle disposizioni del Trattato.
Sfide in corso
Nonostante il Trattato sul commercio delle armi (ATT) abbia stabilito standard internazionali per regolare i trasferimenti di armi e ridurre la sofferenza umana, persistono sfide significative. Un numero considerevole di grandi Stati produttori di armi rimane fuori dal trattato. La conformità dei Rapporti informativi annuali è stata incoerente e alcuni Stati parte dell’ATT non hanno aderito pienamente alle sue disposizioni, minandone l’efficacia. Nell’ultimo decennio, armi e munizioni hanno continuato a confluire in brutali conflitti armati e situazioni di repressione. In particolare, alcuni Stati parte dell’ATT hanno approvato trasferimenti di armi in contesti in cui sono state documentate gravi violazioni del diritto internazionale, tra cui Myanmar, Territori palestinesi occupati, Sudan e Yemen.
Control Arms chiede che tutti gli Stati parte aderiscano pienamente alle disposizioni dell’ATT e che la comunità internazionale rafforzi i meccanismi che ne garantiscono l’osservanza, sostenendo così l’obiettivo fondamentale del Trattato di ridurre la sofferenza umana.
Guardare avanti
Mentre entriamo nel secondo decennio dell’ATT, è fondamentale affrontare queste sfide. Migliorare la trasparenza, rafforzare i meccanismi di responsabilità e incoraggiare l’universalizzazione dell’ATT sono passi essenziali per realizzare il pieno potenziale del Trattato. La comunità internazionale deve rinnovare il suo impegno verso gli obiettivi dell’ATT per garantire che contribuisca effettivamente a ridurre la sofferenza umana e a promuovere la pace e la sicurezza globali.
In occasione di questa pietra miliare, la campagna Control Arms (di cui anche Rete Italiana Pace Disarmo è parte attiva) riafferma il suo impegno a sostenere una solida attuazione dell’ATT e invita tutti gli Stati a intensificare gli sforzi per sostenere l’oggetto e lo scopo dell’ATT: ridurre la sofferenza umana. Esorta inoltre gli Stati ad aderire al Trattato, se non l’hanno ancora fatto, e a garantirne un’attuazione solida e significativa. Lavorando insieme, possiamo continuare a trasformare il commercio globale di armi e realizzare la visione dell’ATT: un mondo più sicuro con meno sofferenze umane.
Mentre riflettiamo su un decennio di progressi, siamo ansiosi di costruire sui risultati precedenti e di affrontare le sfide in corso negli anni a venire.