Il Parlamento prolunga lo stop alle armi verso Arabia Saudita ed Emirati Arabi. Soddisfazione della società civile.
Votata la Risoluzione dalla Commissione Esteri della Camera dei deputati sulla situazione dello Yemen e del conflitto che lo sta devastando.
I parlamentari chiedono la proroga della sospensione dell’export di alcuni tipi di armamenti verso la coalizione saudita.
La organizzazioni della società civile: “ora Governo recepisca le indicazioni e lavori per un embargo europeo”.
Nella mattinata di martedì 22 dicembre la Commissione Esteri della Camera dei Deputati ha votato una importante Risoluzione sulla drammatica situazione dello Yemen e sul conflitto che sta devastando il paese mediorientale presentata con prima firma delle deputate Yana Chiara Ehm (M5S) e Lia Quartapelle Procopio (PD).
Nel testo di risoluzione votato dalla maggioranza oltre a una ricostruzione della situazione attuale e delle precedenti decisioni prese dal Parlamento italiano vengono date importanti e precise indicazioni al Governo.
Per prima cosa, infatti, si impegna l’Esecutivo a “mantenere la sospensione della concessione di nuove licenze per bombe d’aereo e missili che possono essere utilizzati a colpire la popolazione civile, e della loro componentistica” verso Arabia Saudita ed Emirati Arabi misura già in essere da metà 2019 (e con scadenza prevista a gennaio 2021) oltre che “a valutare la possibilità di estendere tale sospensione anche ad altre tipologie di armamenti fino a quando non vi saranno sviluppi concreti nel processo di pace”. Ma il voto parlamentare di oggi va anche oltre rispetto alle decisioni del 2019 (prese dalla precedente maggioranza di Governo) chiedendo di “adottare gli atti necessari per revocare le licenze in essere”, che quindi non potranno più essere riattivate una volta terminata la sospensione. Nel testo si chiede di valutare infine la possibilità di adottare mirate misure sospensive nei confronti di tutti i Paesi coinvolti attivamente nel conflitto in Yemen e dunque non solo verso i due principali attori del conflitto, come da mesi chiedono le nostre Organizzazioni.
Si tratta certamente di passi positivi sia perché – come già fatto da altri Paesi prima dell’Italia – si prolunga lo stop all’invio di materiale militari sicuramente utilizzati in passato per colpire la popolazione civile, sia perché viene ora prefigurata la prospettiva di estendere tale blocco.
Le nostre Organizzazioni chiedono ora al Governo di recepire in maniera rapida le indicazioni provenienti dal Parlamento, in modo che la sospensione continui a rimanere effettiva anche dopo la sua prima scadenza senza soluzione di continuità. Chiediamo, inoltre, che tutte le valutazioni su ipotesi di ulteriori passi, sia rispetto all’allargamento di tipologie di materiali oggetto di blocco, sia come allargamento dei Paesi oggi destinatari delle armi, siano prese in considerazione rapidamente e soprattutto implementate concretamente appena possibile. Chiediamo infine al Governo di farsi protagonista di una iniziativa a livello europeo volta ad un embargo completo su tutti i sistemi d’arma verso gli attori coinvolti nel conflitto e verso i Paesi che commettono violazioni di diritti umani o addirittura crimini di guerra; ricordiamo che lo scorso 17 settembre il Parlamento Europeo ha votato una risoluzione che chiede di “avviare un processo finalizzato ad un embargo dell’UE sulle armi nei confronti dell’Arabia Saudita e altri membri della coalizione a guida saudita”. La decisione odierna del Parlamento italiano è molto positiva ma per essere sicuramente efficace nella risoluzione del conflitto in Yemen deve essere a nostro parere propedeutica ad iniziative congiunte di livello internazionale.
Invitiamo inoltre l’Italia a rafforzare il suo sostegno anche finanziario alle iniziative umanitarie di aiuto la popolazione civile yemenita e alle iniziative diplomatiche per la piena risoluzione del conflitto e l’instaurazione della pace in Yemen.
Amnesty International Italia, Comitato Riconversione RWM per la pace ed il lavoro sostenibile, Fondazione Finanza Etica, Oxfam Italia, Rete Italiana Pace e Disarmo, Save The Children Italia
ll commento al comunicato congiunto da parte del Coordinatore Campagne della Rete Italiana Pace e Disarmo, Francesco Vignarca: “Accogliamo davvero con favore questa presa di posizione della Commissione Esteri della Camera, ringraziando chi ha lavorato per renderla possibile. Il nostro obiettivo finale è un embargo quantomeno Europeo su tutti gli armamenti e verso tutti gli attori del conflitto in Yemen e riteniamo che la Risoluzione votata oggi costituisca passo positivo (anche se non completo) verso un tale risultato. Ma è già importante sapere che da gennaio 2021 le bombe prodotte in Italia che già hanno causato tante morti non riprenderanno a partire alla volta di Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti.
Ci aspettiamo dunque che il Governo implementi a breve gli impegni votati dal Parlamento e faccia gli opportuni passi per allargarne ulteriormente la portata”.