La nuova fiera delle armi di Verona e il mercato delle armi in Italia: le iniziative della società civile
L’Osservatorio permanente sulle armi leggere e le politiche di sicurezza e difesa (OPAL) di Brescia e la Rete italiana Pace e Disarmo insieme alle associazioni del Comitato veronese per le iniziative di pace, promuovono sabato 30 aprile (ore 15.00-17.00) presso la Sala incontri della Parrocchia di San Luca, in Corso Porta Nuova 12 a Verona, il convegno “EOS, la nuova fiera delle armi di Verona e il mercato delle armi in Italia”. Il convegno sarà introdotto da Piergiulio Biatta (Presidente di OPAL) e interverranno Mao Valpiana (Presidente del Movimento Nonviolento), Giorgio Beretta (Analista di OPAL) e Gabriella Neri (Presidente di Ognivolta) che tratteranno del tema delle fiere di armi in Italia e in Europa, della diffusione della armi comuni in Italia, delle norme e dei problemi relativi alla detenzione di armi nel nostro Paese.
La mattina di sabato 30 aprile, le associazioni veronesi promuovono un volantinaggio e un momento di sensibilizzazione di fronte all’ingresso Re Teodorico della Fiera (in viale dell’Industria) dove verrà inaugurata la fiera “European Outdoor Show” (EOS)
La fiera “European Outdoor Show” (EOS) è stata presentata come la “nuova manifestazione fieristica di riferimento in Italia per la caccia, il tiro sportivo, l’outdoor, la pesca nelle sue varie declinazioni e la nautica”. Organizzata dal Consorzio Armaioli Italiani e da Pintails S.r.l., la manifestazione sarà aperta al pubblico e “armi e munizioni sportive saranno tra le protagoniste”. Gli espositori saranno i produttori e gli importatori di armi e di munizioni oltre che dei prodotti per caccia, tiro sportivo ed outdoor, agenzie di turismo venatorio e ci sarà un’ampia area dedicata alla pesca. Saranno inoltre presenti anche i media di settore, le associazioni e le federazioni.
Tra le armi esposte in fiera vi saranno però anche armi da difesa personale, e armi e materiali per corpi di sicurezza privata e l’accesso in fiera è permesso a tutti anche ai minori di età purché accompagnati.
Tutto questo caratterizza EOS di Verona come la continuazione delle manifestazioni fieristiche che si sono tenute in Italia negli anni scorsi (EXA di Brescia e HIT Show di Vicenza) e cioè come un’operazione propagandistica volta ad incentivare la diffusione delle armi in Italia. Nei mesi scorsi le nostre associazioni hanno chiesto ai promotori della fiera EOS di implementare un Codice di responsabilità sociale d’impresa e un regolamento della manifestazione fieristica, offrendo indicazioni in merito, ma – nonostante una positiva interlocuzione con Veronafiere – niente di concreto è stato fatto. Considerato che la fiera EOS è promossa anche da Veronafiere S.p.A., che è una società per azioni i cui principali azionisti sono Enti pubblici come il Comune di Verona (maggiore azionista con il 39,5%), la Provincia di Verona (1,4%) e Regione Veneto (0,1%) ma anche l’Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario (ente strumentale della Regione del Veneto col 5,4%) crediamo che sia compito proprio di queste istituzioni promuovere al più presto un Regolamento della fiera EOS così come avviene per altre manifestazioni fieristiche come Vinitaly (dove non è permesso l’ingresso ai minori di 18 anni, anche se accompagnati).
Rinnoviamo pertanto la nostra richiesta ai promotori di EOS di implementare un Regolamento in grado di garantire che il salone fieristico EOS sia conforme alle finalità dichiarate e cioè una manifestazione “dedicata alla caccia, al tiro sportivo e all’outdoor”, escludendo pertanto l’esposizione di armi e strumenti non conformi a questi settori (armi da difesa personale, per corpi di polizia e di sicurezza pubblica e privata, armi da guerra ad uso collezionistico, armi da softair ecc.), vietando ogni tipo di attività a iniziative di rilevanza politica, proibendo l’esposizione di materiali pubblicitari per formazioni di tipo paramilitare, vietando l’accesso agli spazi espositivi di armi a persone che non abbiano compiuto la maggiore età anche se accompagnate.