Anche “Italia ripensaci” ad Oslo per il Forum “Act On It” della Campagna ICAN contro le armi nucleari
Anche la Campagna “Italia ripensaci” (promossa da Senzatomica e Rete Italiana Pace e Disarmo per chiedere all’Italia di firmare e ratificare il Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari TPNW) partecipa da oggi ad Oslo per il Forum “Act On It” contro le armi nucleari. Un appuntamento promosso in collaborazione con ICAN Norge dalla International Campaign to Abolish Nuclear Weapons, che ha guidato gli sforzi della società civile internazionale verso il Trattato TPNW e che per tale motivo ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace. Adottato da 122 Stati nel 2017, il TPNW ha consolidato ciò che è stato stabilito per decenni: le armi nucleari sono disumane e inaccettabili!
Il movimento globale contro le armi nucleari è più forte che mai. Stati, città, parlamentari, società civile, sopravvissuti e persone ovunque si fanno sentire: le armi nucleari devono essere eliminate! Perché si tratta delle armi più distruttive, disumane e indiscriminate mai create, per le quali non esiste una risposta umanitaria. Questo rischio inaccettabile ci impone di agire.
Ma alcuni si rifiutano di ascoltare. Gli Stati implicati nelle armi nucleari stanno facendo poco per sostenere il movimento per il disarmo. La situazione deve cambiare.
Gli Stati “complici” del sistema globale di arsenali nucleari sono quelli che, pur non possedendo testate, favoriscono lo status quo fingendo di essere a favore del disarmo nucleare e sostenendo attivamente le armi nucleari come parte fondamentale delle loro politiche di sicurezza nazionale. Tra questi, anche l’Italia.
Il Forum “Act On It” di CAN si concentrerà proprio su questi Stati e su come convincerli a unirsi al movimento globale per porre fine alle armi nucleari. È tempo di agire! Dieci anni fa la Norvegia ha ospitato la prima conferenza sulle conseguenze umanitarie delle armi nucleari. Era evidente che queste armi non avrebbero mai più dovuto essere utilizzate.
Il contributo della Campagna “Italia ripensaci” al Forum di Oslo si concentrerà in particolare sul tema del “Nuclear sharing” (condivisione nucleare) a cui verrà dedicata una sessione del dibattito, nel pomeriggio di giovedì 9 marzo.
Gli accordi di condivisione nucleare della NATO sono una eccezione problematica: gli Stati Uniti sono attualmente l’unico Paese a stazionare armi nucleari al di fuori del proprio territorio e la NATO è l’unica alleanza che si auto-proclama “nucleare”. Sebbene tali accordi di dispiegamento in generale siano precedenti sia alla guerra fredda che al Trattato di non proliferazione nucleare TNP, gli attuali accordi di condivisione e la loro incompatibilità con i Trattati e le norme internazionale sono molto criticati. I sondaggi d’opinione nei cinque Paesi che ospitano testate statunitensi (tra cui l’Italia) hanno costantemente mostrato una maggioranza a favore del ritiro. Molti altri Stati hanno criticato questa pratica, mentre altri potrebbero usarla come modello. Le armi nucleari dispiegate in Europa rendono il continente vulnerabile e non hanno alcuno scopo militare.
Nella sessione – a cui parteciperà il Coordinatore Campagne della RIPD Francesco Vignarca – verrà esplorato il concetto e la storia della condivisione nucleare e il modo in cui la società civile lavora per la rimozione delle armi di distruzione di massa statunitensi dai loro territori. In vista, oltretutto, dell’arrivo delle nuove e modernizzate bombe nucleari B61-12.