Assemblea 2023 della Rete Italiana Pace e Disarmo: continuano le campagne e il lavoro collettivo per la Pace
I rappresentanti delle organizzazioni aderenti alla Rete Italiana Pace e Disarmo si sono dati appuntamento a Bologna l’11 e 12 marzo per i lavori dell’Assemblea annuale della Rete. Un appuntamento che in realtà ha concluso un percorso di due mesi con incontri e confronti interni che hanno così caratterizzato un percorso assembleare diffuso e articolato. Nell’ottica di un maggiore coinvolgimento di tutte le articolazioni della Rete e delle sue aderenti, e per riuscire a da avere il tempo necessario ad elaborare posizioni collettive e un piano di lavoro per il futuro.
Un primo momento più formale era stato realizzato ad inizio gennaio, con l’approvazione del budget consuntivo e di quello preventivo per il 2023, oltre che con la conferma degli organi che stanno coordinando il lavoro di RIPD. E con l’evidenza di un buon stato di salute della Rete: nuove richieste di adesione, maggiore coinvolgimento delle aderenti, crescita dell’attenzione nei media per le nostre attività, capacità di stimolo e funzione di baricentro per le principali attività del movimento della Pace (in particolare grazie alle coalizione “Europe for Peace” e “Stop the war now”), capacità di aumentare gli appuntamenti ed eventi pubblici collegati alle campagne collettive, continua collaborazione con le campagne internazionali che sempre più vedono in RIPD il “referente italiano” per le proprie attività.
L’appuntamento di Bologna è invece servito a definire alcune posizioni su tematiche non ancora affrontate dal lavoro comune, ed inoltre a predisporre la pianificazione degli appuntamenti con le campagne principali previste per il 2023.
Nella giornata di sabato 11 marzo – dopo un saluto iniziale di Emma Petitti, Presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna che ha ospitato i lavori – sono stati approfonditi i contenuti di tre documenti predisposti da gruppi di lavoro scelti nell’ambito del Coordinamento delle aderenti. Per ciascuno dei documenti si è potuta condurre una discussione approfondita, guidata dai coordinatori dei gruppi di lavoro, che ha permesso di raccogliere indicazioni, commenti, suggerimenti che andranno a migliorare i testi dei documenti stessi. Le stesure finali verranno diffuse in Coordinamento nelle prossime settimane a cura dell’Esecutivo della Rete, per un passaggio di approvazione conclusivo.
I documenti relativi ai primi due gruppi (“Società, economia, ambiente” e “Cosa è questa Europa?”) verranno in seguito resi pubblici come position paper della RIPD su tali specifiche tematiche, mentre il testo elaborato nell’ambito del “Gruppo dell’agire” è stato più che altro utilizzato come base per la discussione relativa ai prossimi impegni e campagne e collettivi. Questo gruppo di lavoro ha approfondito anche le proposte di “Educazione alla pace” già possibili nell’ambito delle attività delle aderenti alla Rete, che diranno essere rilanciate (in tal senso è stata accolta con favore la realizzazione del sotto-sito dedicato sul portale web di RIPD),
La prima giornata di lavori si è conclusa poi con un intervento di analisi e stimolo da parte di Luciana Castellina, che ha così permesso di anticipare già al sabato una parte della sessione di “confronto aperto” prevista da programma per il giorno successivo.
Nella mattinata di domenica 12 tale confronto è poi proseguito con gli interventi di Federico Amico (consigliere regionale Emilia-Romagna, che ha ribadito l’importanza del lavoro territoriale e della connessione con gli Enti Locali) e di Paolo Impagliazzo della Comunità di Sant’Egidio (sulle prospettive più allargate del movimento per la pace e la nonviolenza, e sul lavoro comune nell’ambito di Europe for Peace). Significativo anche il messaggio video dell’avvocato Nicola Canestrini, che sta seguendo anche dal punto di vista legale alcuni casi di obiettori russi, bielorussi ed ucraini.
La discussione è quindi passata al lato “operativo” e di pianificazione delle iniziative comuni, con ampia partecipazione sia da parte delle persone in sala sia da parte di rappresentanti di varie organizzazioni collegati da remoto. Come già detto punto di partenza è stato il lavoro del Gruppo “Agire”, oltre che le campagne di Rete già in corso che sono state tutte confermate per un rilancio.
Per sommi capi le decisioni prese si possono riassumere nei seguenti punti:
- Provare a costruire un’interlocuzione positiva con le forze politiche, per stimolarle non solo sulle singole campagne ma anche a livello di quadro generale, per aprire un confronto sull’insieme della politica estera. L’obiettivo è quello di rendere sempre più visibili e considerate le nostre proposte: in tal senso si penserà ad un possibile giro di consultazioni, come avvenuto in passato, da cui partire per contatti successivi su specifici temi
- Mantenere come orizzonte di riferimento nell’interazione con la politica anche la scadenza delle prossime elezioni europee nel 2024
- Diffondere anche a livello territoriale e all’interno delle associazioni aderenti i documenti elaborati dalla Rete, in questa e nella precedente Assemblea (Modello di sviluppo, Neutralità attiva, Mediterraneo, Europa) in modo che le posizioni e le analisi diventino sempre più patrimonio collettivo; continuare il confronto e la discussione per individuare i punti di una proposta di nuova politica estera per la pace
- Continuare le azioni di contatto con tutte le realtà della società civile italiana interessate non solo ai temi della pace del disarmo ma più in generale alla promozione dei diritti e della nonviolenza. Lo stesso sforzo dovrà essere fatto anche a livello internazionale a partire dal Mediterraneo e dall’Europa
- Coalizione “Europe for Peace”: dopo il lavoro positivo degli ultimi mesi si punterà a rafforzare questo percorso anche in senso europeo. Continuerà il nostro sostegno alle carovane di Pace “Stop the War now” (la quinta è in programma a fine marzo) mentre se cercherà di organizzare una assemblea europea il 20 maggio, giorno prima della Marcia Perugia-Assisi. È il programma inoltre una conferenza internazionale di pace promossa dalla società civile per gli inizi di giugno a Vienna. Per quanto riguarda il coinvolgimento territoriale verrà elaborata mozione per gli Enti Locali con richiesta di cessate il fuoco immediato in Ucraina, apertura di negoziato, Diritto di asilo per obiettori e disertori dei Paesi in guerra.
- La Campagna “Un’altra difesa è possibile” diventerà la nostra proposta “costruttiva” principale per i prossimi mesi, un rilancio della legge di iniziativa popolare già concordato con le altre reti promotrici – con noi – delle prime fasi di mobilitazione negli anni scorsi. La proposta per un Dipartimento della difesa civile non armata e nonviolenta sarà centrale anche per collegarsi con le iniziative sul servizio civile, sui corpi civili di pace, sull’articolazione di alternative alla guerra. Si prevede la ripresa delle azioni di raccolta firme da metà aprile.
- Campagna “Italia ripensaci” e disarmo nucleare: anche in connessione con la campagna internazionale ICAN continuerà il nostro lavoro sul tema che c’è già visti partecipare a diverse iniziative internazionali e che per quanto riguarda l’ambito nazionale dovrà in particolare rivolgersi al coinvolgimento degli enti locali, alla presenza di testate nucleari statunitensi nelle basi di Ghedi e Aviano (con arrivo delle nuove bombe B61-12 e l’addestramento nucleare dei nuovi F-35), alla pressione sul governo affinché l’Italia partecipi come Stato osservatore alla conferenza del TPNW di fine novembre a New York
- E’ condivisa la necessità e l’intenzione di riprendere il sostegno ad iniziative sulle spese militari, vista la congiuntura politica favorevole ad investimenti armati, sia nell’ambito specifico italiano sia collegandosi alle iniziative internazionali come la Global Campaign on Military Spending che quest’anno celebrerà le proprie giornate di azione internazionali dal 14 aprile al 9 maggio
- Iniziativa “Dividendi di Pace” sulla finanza etica e sulla formazione dei responsabili dei servizi finanziari di associazioni, sindacati, chiese circa il collocamento dei risparmi negli investimenti. Questa iniziativa è stata illustrata da Fondazione Finanza Etica e potrà essere la bae di coinvolgimento di organizzazioni e singoli visto il tema di aumentato interesse (anche per la possibile declinazione concreta e personale)
- Il monitoraggio sull’export di armamenti dovrà continuare come già in passato, anche stigmatizzando le debolezze dei controlli legislativi attuali e delle procedure ad essi legati. Come purtroppo dimostra la chiusura dell’azione legale sulle bombe finite in Yemen con motivazioni risibili e contrarie alla logica addotte dalla GIP di Roma
- Potenziamento delle azioni sul “disarmo climatico”, valorizzando al meglio i risultati del Convegno nazionale dello scorso ottobre 2022 a Trento e rafforzando anche le possibili collaborazioni con altri attori interessati alla questione
- Continuazione di tutte le altre campagne in corso (diffusione armi da fuoco, Stop Killer Robots, Palestina Pace Giusta, Armi esplosive in contesti popolati, Militarizzazione dell’UE,…)
Nel corso dell’Assemblea sono state inoltre presentate ulteriori proposte e idee che non è stato possibile discutere e che saranno esaminate dall’Esecutivo ed eventualmente portate in discussione nell’ambito del Coordinamento o nella prossima assemblea. Tra le altre vale la pena ricordare: la proposta di formalizzare RIPD come rete di secondo livello, la proposta di inserire il Donbass negli obiettivi delle Carovane di Pace, la proposta di promuovere la creazione di un monumento al “civile ignoto”.