L’uso di armi pesanti esplosive in Israele e Palestina deve cessare

La Rete internazionale sulle armi esplosive (INEW, di cui Rete Pace Disarmo fa parte) invita le parti a cessare l’uso di armi esplosive pesanti nelle aree popolate di Palestina ed Israele, a causa dell’elevato rischio di danni ai civili.

Diverse centinaia di civili sono già stati uccisi in seguito all’escalation di violenza armata in Israele e nei Territori Palestinesi Occupati, anche a causa del lancio di razzi verso i centri abitati in Israele e degli attacchi aerei sulla Striscia di Gaza. Il bilancio delle vittime continua a salire.

L’uso di armi esplosive in aree popolate è la principale causa di danni ai civili. I civili vengono uccisi e feriti, molti dei quali subiscono lesioni che cambiano la vita e un numero ancora maggiore di persone soffre di danni psicologici e di angoscia. I danni e la distruzione di infrastrutture critiche, tra cui abitazioni, ospedali e scuole, causano ulteriori danni. Gli ordigni inesplosi rappresentano una minaccia continua per i civili durante e dopo la fine delle ostilità e ostacolano il ritorno sicuro dei rifugiati e degli sfollati.

Nel novembre dello scorso anno, 83 Stati tra cui l’Italia hanno approvato una Dichiarazione politica sul rafforzamento della protezione dei civili derivante dall’uso di armi esplosive nelle aree popolate, che richiede cambiamenti nelle politiche e nelle pratiche, compreso l’impegno a evitare danni ai civili limitando o astenendosi dall’uso di armi esplosive nelle aree popolate.

La Palestina ha sottoscritto la Dichiarazione, mentre Israele al momento non ha sottoscritto la Dichiarazione.

 

Leggi qui la presa di posizione di INEW in inglese