Parlamentari dei Paesi del G7 chiedono ai leader di agire per il disarmo nucleare al prossimo vertice di Hiroshima

Parlamentari dei Paesi del G7 chiedono ai leader di agire per il disarmo nucleare al prossimo vertice di Hiroshima

Alcuni membri di Parlamenti dei Paesi del G7 hanno esortato i loro leader a intraprendere azioni concrete sul disarmo nucleare in occasione del vertice che si terrà a Hiroshima tra tre settimane. L’impegno è stato preso a seguito della partecipazione al Forum dei Parlamentari del G7 per l’eliminazione delle armi nucleari a Tokyo e a Hiroshima, dove hanno incontrato i sopravvissuti al primo attacco atomico della storia che nel 1945 uccise 140.000 persone e cancellò l’intera città. Il Forum è stato organizzato dalla Campagna internazionale per l’abolizione delle armi nucleari (ICAN) e si è concluso con una dichiarazione collettiva dei rappresentanti politici. Anche la mobilitazione “Italia, ripensaci” (promossa da Senzatomica e Rete Italiana Pace Disarmo) ha partecipato a questa importante iniziativa, accogliendo con favore gli impegni sottoscritti e sottolineando l’importanza di mantenere un gruppo di lavoro ufficiale sul disarmo nucleare anche in vista del vertice del G7 del 2024, che si svolgerà in Italia. Anche in tal senso l’azione su Deputati e Senatori verrà ora rafforzata con un rilancio del “Pledge Parlamentare” della campagna ICAN.

Nella dichiarazione collettiva i partecipanti hanno esortato i leader del G7 ad ascoltare i sopravvissuti che incontreranno a Hiroshima – noti come Hibakusha – e a riconoscere i danni devastanti alle persone e all’ambiente causati dalle armi nucleari. La dichiarazione invita i leader del G7 a condannare inequivocabilmente qualsiasi minaccia di usare armi nucleari e a riconoscere l’importanza del Trattato sulla proibizione delle armi nucleari (TPNW), che è entrato in vigore nel 2021 e gode di un ampio e crescente sostegno internazionale, per far avanzare gli sforzi di disarmo nucleare globale.

Il testo prosegue con queste parole: “Crediamo che tutti i Paesi dovrebbero impegnarsi in negoziati sinceri e costruttivi per raggiungere la totale eliminazione delle armi nucleari, in modo che mai più nessuna persona sia soggetta alla sorte subita dagli Hibakusha”. La Dichiarazione ha condannato i test missilistici e il programma di armi nucleari della Corea del Nord per aver aumentato “pericolosamente e irresponsabilmente” il rischio di una guerra nucleare. Ha inoltre condannato la Russia per la sua guerra illegale in Ucraina, che ha messo in luce i “rischi inaccettabili associati alle armi nucleari” che la Russia ha brandito per intimare ad altri Paesi di intervenire per fermare la sua invasione. Le minacce nucleari sono esplicitamente vietate dal TPNW e a tal proposito la Dichiarazione sottolinea come: “Al fine di rafforzare la norma di non usare e non minacciare di usare le armi nucleari, condanniamo qualsiasi e tutte le minacce nucleari e ribadiamo che l’unica garanzia di non uso è la totale eliminazione delle armi nucleari“.

I parlamentari hanno chiesto di porre fine alla corsa agli armamenti nucleari in cui sono coinvolti tutti gli Stati dotati di armi nucleari, perché aumenta il rischio dell’uso per incidente o per volontà e “deve quindi essere fermata come questione di urgenza internazionale“. In quest’ottica, hanno invitato i loro Governi a impegnarsi in modo costruttivo con i Paesi aderenti al Trattato TPNW e hanno sottolineato come la Tale norma internazionale integri il Trattato di non proliferazione nucleare (TNP). Si sono impegnati personalmente a rafforzare entrambi i Trattati, che “insieme forniscono il quadro cruciale, che si rafforza reciprocamente, per raggiungere un mondo libero da armi nucleari”.

I membri internazionali della Delegazione sono stati ospitati dalle loro controparti giapponesi presso la Camera dei Consiglieri della Dieta a Tokyo nella giornata di venerdì 28 aprile, dove hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali e ascoltato l’intervento da Kuniko Inoguchi, parlamentare del LDP ed ex ambasciatore del Giappone per il disarmo. Si sono poi recati a Hiroshima sabato 29 aprile, dove hanno visitato il Peace Memorial Museum e partecipato a un evento commemorativo presso il Cenotafio del Peace Memorial Park. In seguito hanno partecipato a un workshop con gli Hibakusha per capire meglio cosa succede alle persone quando vengono attaccate con armi nucleari.

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Dichiarazione dell’On. Laura Boldrini (Italia):
“La visita al Memoriale della Pace di Hiroshima dà una chiara idea di cosa significhino la guerra e la pace. È più potente di mille discorsi. Tutti, soprattutto i giovani, dovrebbero cogliere una volta nella vita l’opportunità di venire qui ad ascoltare le storie degli Hibakusha, l’impatto che il bombardamento atomico ha avuto sulla loro esistenza e il loro dolore. Questo non lascia dubbi sull’importanza di promuovere l’abolizione delle armi nucleari. Per questo motivo dobbiamo esortare i leader del G7 ad aumentare i loro sforzi per un mondo libero dalla minaccia delle armi nucleari e ad aderire al Trattato sulla proibizione delle armi nucleari”.

Dichiarazione dell’On. Heather McPherson (Canada):
“Non c’è luogo migliore di Hiroshima per riconoscere che l’uso di armi nucleari avrebbe conseguenze catastrofiche per l’umanità e il pianeta. Visitare questi luoghi commemorativi, soprattutto alla luce delle recenti minacce nucleari da parte di Paesi come la Russia e la Corea del Nord, evidenzia l’urgente necessità di eliminare queste armi di distruzione di massa. L’imminente vertice del G7 a Hiroshima è l’occasione perfetta per il Canada di unirsi al crescente consenso internazionale e di annunciare una delegazione per osservare la prossima riunione degli Stati parte del Trattato sulla proibizione delle armi nucleari. Abbiamo sentito molte retoriche vuote da parte del Primo Ministro Trudeau, ora è il momento di agire”.

NOTE

1) Tutti gli Stati del G7 hanno armi nucleari nelle loro politiche di sicurezza, sia come Stati dotati di armi nucleari (Francia, Regno Unito e Stati Uniti), sia come Stati ospitanti testate nucleari (Germania e Italia) o essendo parte del cosiddetto “ombrello nucleare” (Canada e Giappone)

2) Il primo ministro giapponese, Fumio Kishida, rappresenta un distretto di Hiroshima e alcuni dei suoi parenti sono stati uccisi quando gli Stati Uniti hanno usato la bomba atomica per attaccare la città nel 1945. Ha deciso di ospitare il vertice del G7 di quest’anno a Hiroshima e di inserire il disarmo e la proliferazione nucleare nell’agenda dei leader a causa del crescente rischio che le armi nucleari possano essere utilizzate per la prima volta dal 1945, a seguito dell’invasione su larga scala dell’Ucraina da parte della Russia e dei continui test della Corea del Nord sui missili a corto e lungo raggio con capacità nucleare.

3) Il Trattato TPNW conta attualmente 92 Stati firmatari e 68 Stati parte.

4) L’articolo VI del Trattato di Non Proliferazione TNP impegna tutti gli Stati firmatari, che comprendono tutti i Paesi del G7, a perseguire il disarmo nucleare: “Ciascuna delle Parti del Trattato si impegna a perseguire in buona fede negoziati su misure efficaci relative alla cessazione della corsa agli armamenti nucleari in tempi brevi e al disarmo nucleare, e su un trattato sul disarmo generale e completo sotto stretto ed efficace controllo internazionale”.

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