Quinta carovana per la pace in partenza per l’Ucraina
A fine marzo l’iniziativa della rete #StopTheWarNow. L’appello ai politici.
Torneranno a percorrere le strade dell’Ucraina assediata con un messaggio di nonviolenza e di pace, dal 30 marzo al 3 aprile, i rappresentanti della rete italiana #StopTheWarNow. Un centinaio di volontari provenienti da 175 associazioni e movimenti della società civile italiana, laici e religiosi, hanno già dato la propria disponibilità a partire. Raggiungeranno Odessa, Mykolaiv e Cherson muovendosi con furgoni e mezzi propri, ma questa volta anche attraverso un collegamento aereo con Chisinau in Moldavia.
Spiega Gianpiero Cofano della Comunità Papa Giovanni XXIII, che coordina la carovana: «Non ci rassegniamo alla guerra; a distanza di un anno dalla prima missione organizzata da #StopTheWarNow continuamo a dirlo con la nostra presenza. I risultati di chi tenta una risoluzione del conflitto con l’uso delle armi sono sotto gli occhi di tutti, e nelle lacrime delle vittime. Estendiamo ora l’appello anche ai politici, perché aderiscano all’iniziativa e ci raggiungano con collegamenti online, per portare la loro vicinanza alle persone che incontreremo».
La Carovana per la pace porterà, come nelle passate 4 edizioni, aiuti, generi di necessità ed un messaggio di solidarietà alla popolazione. E chiederà ancora una volta la fine immediata dei bombardamenti sui civili.
Spiega don Renato Sacco, consigliere nazionale di Pax Christi, che parteciperà personalmente alla carovana e che già durante l’edizione di settembre aveva incontrato a Kiev i movimenti per la nonviolenza e per l’obiezione di coscienza ucraini: «Questa volta la Carovana avrà un significato simbolico particolare, perché si svolgerà per i cattolici in occasione della domenica delle Palme. L’inizio della Settimana Santa è un inno alla pace e alla fratellanza tra i popoli, che ci lega nella Pasqua ai cristiani di tutte le Chiese».
Fra i generi di prima necessità che saranno consegnati dai partecipanti alla Carovana, ci sarà anche il generatore elettrico acquistato grazie al contributo dell’Arcidiocesi di Bologna e destinato all’ospedale di Odessa.
È possibile dare la propria disponibilità a partire, sottoscrivere la propria adesione all’iniziativa, contribuire con una donazione, attraverso il sito www.stopthewarnow.eu