“Per un 25 Aprile di Pace, nel segno del Disarmo e della Nonviolenza”
La Liberazione è stata la premessa alla carta costitutiva della Repubblica fondata sul lavoro e sul ripudio della guerra. Fu grazie al sacrifico di quelle donne e quegli uomini, giovani e adulti, che si unirono nella Resistenza, mettendo in gioco tutto ciò che avevano, compresa la propria vita, che si riuscì a scacciare l’esercito nazista dall’Italia ed a sconfiggere, definitivamente, il fascismo.
Liberi per costruire una democrazia. Liberi per essere solidali. Liberi per garantire diritti ed equità a tutte ed a tutti. Liberi per vivere in Pace.
Dopo ottant’anni, mai come in questo momento, in Italia, in Europa e nel Mondo il rischio di perdere tutto ciò che abbiamo conquistato (la libertà, i diritti, la democrazia) è reale. L’Unione Europea sta perdendo l’orizzonte tracciato a Ventotene come costruttrice di Pace e tesa a superare ogni confine ed unire i popoli, inseguendo invece l’incubo della guerra con il riarmo, la costruzione di nuovi muri e l’esaltazione dei nazionalismi. Lo scontro tra potenze (nucleari) che ambiscono ad avere il controllo globale del pianeta e delle sorti dell’umanità è in atto. La scelta di rispondere con le armi e con l’escalation militare all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, i ripetuti annunci di pericolo di possibili invasioni e di necessità di aumentare la spesa per il riarmo, lo stallo del sistema delle Nazioni Unite, l’incapacità di risolvere la questione palestinese e di fermare il massacro in corso a Gaza, la crisi demografica, la crisi ambientale, le migrazioni imposte da povertà, fame, guerre e desertificazione, la crescita delle diseguaglianze, dei sovranismi, dei nazionalismi e del suprematismo razziale sono tutti segnali che avvisano dell’arrivo della tempesta perfetta.
Non possiamo e non vogliamo far cadere il testimone di chi ci ha consegnato la Libertà e l’ideale di vivere in un mondo senza più guerre.
Per questo il nostro impegno per la Pace, per il disarmo e per la nonviolenza è lo stesso impegno per la difesa della Costituzione e per i diritti universali.
Per questo rinnoviamo la richiesta ed il nostro impegno per il cessate il fuoco in Ucraina e nella Striscia di Gaza, per fermare la follia delle guerre, per il rispetto del diritto umanitario, per l’eliminazione delle armi nucleari, per condannare ogni violazione del diritto internazionale ed ogni forma di violenza contro la popolazione civile, per denunciare chi vuole delegittimare le organizzazioni umanitarie dell’Onu e quelle non governative che assistono le popolazione civili vittime dei signori della guerra.
Sono questi i motivi che ci spingono ad aderire all’appello de Il Manifesto per l’Anniversario della Liberazione: saremo a Milano il 25 Aprile con l’ANPI, così come l’ANPI è con noi nella costruzione della Pace. E lo facciamo proprio a 10 anni di distanza dall’Arena di Pace Disarmo di Verona in cui è iniziato il percorso di convergenza che ha portato alla nascita della nostra Rete e al rilancio di tutte le sue campagne su riduzione delle spese militari, disarmo umanitario, controllo della diffusione delle armi, percorsi nonviolenti di costruzione della Pace.