A tre anni dal voto ONU sul Trattato TPNW di proibizione delle armi nucleari: Italia, ripensaci.
Il 7 luglio del 2017 è stato votato a New York il testo del Trattato TPNW di proibizione delle armi nucleari.
Entrerà in vigore dopo che sarà stato ratificato da 50 Stati. Si tratta di una norma internazionale nata dal riconoscimento che le armi nucleari rappresentano un rischio umanitario inaccettabile: una detonazione su una città causerebbe una devastazione ben oltre la nostra capacità di far fronte agli impatti sui civili.
Anche Rete Disarmo e Senzatomica erano presenti a New York il giorno del voto, e da allora hanno iniziato una mobilitazione comune che ha come obiettivo finale l’adesione anche dell’Italia a questo Trattato, la prima legge internazionale che mette al bando completamente le armi nucleari.
In questi tre anni abbiamo cercato di portare all’attenzione della politica e delle istituzioni la grande contrarietà che gli italiani hanno nei confronti delle armi nucleari. Anche e soprattutto a riguardo di quelle presenti sul nostro territorio (per gli accordi di “nuclear sharing” in ambito NATO): il 72% è a favore del Trattato, il 65% per la rimozione delle testate statunitensi dal nostro territorio.
L’azione “Italia, ripensaci” ha cercato di far pressione sia su Governo che su Parlamento per favorire una presa di coscienza forte sull’impossibilità di basare la costruzione della nostra sicurezza su una minaccia di distruzione e genocidio. Migliaia di cartoline sono state raccolte a sostegno della nostra campagna, che chiede un dibattito serio e aperto sulla presenza di testate nucleari nel nostro Paese, e sul ruolo positivo che l’Italia potrebbe avere per un percorso di disarmo nucleare umanitario.
A sostegno di “Italia, ripensaci” (e della International Campaign to Abolish Nuclear Weapons – Premio Nobel 2017 – di cui facciamo parte) anche numerosi Enti Locali: in passato con mozioni a sostegno del percorso del Trattato, oggi con l’adesione al Cities Appeal di ICAN.
La nostra azione continua! Ti chiediamo di sostenerla perché anche il nostro Paese possa ripensare la propria posizione e lavorare per un mondo libero dalle più potenti e devastanti armi di distruzione di massa mai costruite… ricordandoci della nostra umanità!