Nobel Pace 2024: “Italia, ripensaci” soddisfatta per l’assegnazione a Nihon Hidankyo e agli hibakusha

Nobel Pace 2024: “Italia, ripensaci” soddisfatta per l’assegnazione a Nihon Hidankyo e agli hibakusha

Anche la mobilitazione “Italia, ripensaci” (promossa da Rete Pace Disarmo e Senzatomica e parte della International Campaign to Abolish Nuclear Weapons, Premio Nobel 2017) esprime soddisfazione per l’assegnazione del premio Nobel per la Pace di quest’anno all’organizzazione giapponese “Nihon Hidankyo”, un riconoscimento meritato è importante agli sforzi lunghi decenni dei sopravvissuti di Hiroshima e Nagasaki, gli hibakusha, per raggiungere il disarmo nucleare globale.

Come organizzazioni che da tempo si impegnano per eliminare le armi nucleari della storia non possiamo che essere soddisfatti delle motivazioni di questo premio scelte dal comitato di Oslo, in un periodo storico in cui purtroppo le minacce nucleari stanno tornando ad essere concrete.

Il Comitato norvegese per il Nobel ha infatti deciso di assegnare il Premio Nobel a Nihon Hidankyo “per i suoi sforzi volti a realizzare un mondo libero da armi nucleari e per aver dimostrato, attraverso le testimonianze, che le armi nucleari non devono mai più essere utilizzate“. E ancora “Gli straordinari sforzi di Nihon Hidankyo e di altri rappresentanti degli Hibakusha hanno contribuito enormemente all’istituzione del tabù nucleare. È quindi allarmante che oggi questo tabù contro l’uso delle armi nucleari sia sotto pressione. Le potenze nucleari stanno modernizzando e potenziando i loro arsenali; sembra che nuovi Paesi si stiano preparando a dotarsi di armi nucleari e si minaccia l’uso di armi nucleari nelle guerre in corso. In questo momento della storia umana, vale la pena ricordare cosa sono le armi nucleari: le armi più distruttive che il mondo abbia mai visto”.

Rete Pace Disarmo e Senzatomica auspicano che l’opinione pubblica e la politica italiana guardi a questo esempio luminoso di azione per la Pace, per farsi ispirare in azioni concrete verso il disarmo nucleare, in particolare scegliendo di ratificare il Trattato per la proibizione delle armi nucleari TPNW.