La spesa per armi nucleari: fatti, problemi, alternative possibili
Ogni anno, i nove Stati dotati di armi nucleari spendono somme folli per le testate nucleari e per i missili e le bombe che servono a trasportarle, invece di destinare queste risorse ai molti bisogni urgenti dei loro cittadini, dell’umanità nel suo complesso o del nostro pianeta. Immaginate cosa potremmo fare con le decine di miliardi di dollari destinati alla produzione e alla manutenzione delle armi nucleari?
L’informazione è la chiave per agire, ma c’è molto da spiegare…
Il problema della spesa per le armi nucleari
Durante il 2023 una somma esorbitante, superiore ai 90 miliardi di dollari, è stata destinata alla produzione e alla manutenzione di armi nucleari da parte dei nove Paesi dotati di armi nucleari. Questi Paesi, insieme, spendono risorse enormi per le testate nucleari e per i missili e le bombe utilizzati per trasportarle. Si tratta di una sconcertante errata allocazione di risorse verso strumenti di distruzione di massa.
Dietro a questa allarmante realtà si nasconde una rete di aziende orientate al profitto, che beneficiano di lucrosi contratti governativi per la produzione di armi nucleari. A livello globale, i Paesi dotati di armi nucleari hanno stipulato contratti con aziende per la produzione di armi nucleari per un totale di almeno 335 miliardi di dollari, in alcuni casi fino al 2040. Queste entità, spinte unicamente dal profitto finanziario,
assumono lobbisti e finanziano think tank per lavorare attivamente contro qualsiasi iniziativa significativa di disarmo.
Lo scambio di denaro e influenza, dai Paesi alle aziende, ai lobbisti e ai think tank, sostiene e mantiene l’arsenale nucleare globale. Ogni pezzo di questo ciclo offre un’opportunità opportunità di sconvolgere l’attuale ordine nucleare verso un approccio più pratico e realistico delle relazioni globali.
Fatti e numeri
9 Paesi dotati di armi nucleari
24 aziende che costruiscono armi nucleari
287 investitori che traggono profitto da queste aziende
I nove Stati nucleari hanno speso 91,4 miliardi di dollari per queste armi: da questa somma il settore privato ha tratto un guadagno di almeno 30 miliardi di dollari nel 2023.
Questi numeri sono così grandi che può essere difficile comprenderli, anche quando li scomponiamo per minuto o per secondo:
Stati Uniti: 51,5 miliardi di dollari > 97.983 dollari al minuto > 1.663 dollari al secondo
Cina: 11,9 miliardi di dollari > 22.546 dollari al minuto > 376 dollari al secondo
Russia: 8,3 miliardi di dollari > 15.808 dollari al minuto > 263 dollari al secondo
Regno Unito: 8,1 miliardi di dollari > 15.331 dollari al minuto > 256 dollari al secondo
Francia: 6,1 miliardi di dollari > 11.531 dollari al minuto > 192 dollari al secondo
India: 2,6 miliardi di dollari > 5.057 dollari al minuto > 84 dollari al secondo
Israele: 1,1 miliardi di dollari > 2.075 dollari al minuto > 35 dollari al minuto
Pakistan: 1 miliardo di dollari > 1.924 dollari al minuto > 32 dollari al secondo
Corea del Nord: 856 milioni di dollari > 1.629 dollari al minuto > 27 dollari al secondo
Spesa globale: 91,4 miliardi di dollari > 173.884 dollari al minuto > 2.898 dollari al secondo per un totale di 12.121 testate nucleari
Questi Paesi hanno speso circa un terzo di questo budget a vantaggio delle aziende che costruiscono e mantengono le armi nucleari. Per poter partecipare alle gare d’appalto le aziende hanno bisogno di investimenti e finanziamenti da parte di banche e altre istituzioni finanziarie. Le aziende che ottengono i contratti finanziano poi i think tank che fanno ricerca e scrivono sulle politiche in materia di armi nucleari. Gli amministratori delegati e i membri dei consigli di amministrazione delle aziende che producono armi nucleari siedono nei consigli di amministrazione di alcuni think tank, ne sono i fiduciari o sono elencati come “partner” nei loro siti web. Queste aziende hanno continuato a comprare influenza nel dibattito sulle armi nucleari assumendo lobbisti per influenzare i decisori politici sul fatto che l’unica opzione possibile per la “sicurezza globale” sia quella delle armi nucleari.
La soluzione
Mentre le aziende investono denaro in lobbisti e ricercatori per cercare di convincere gli altri che le armi nucleari hanno ancora importanza e valore, i dati dimostrano che queste armi di distruzione di massa sono inutili per cercare di affrontare le sfide della sicurezza moderna – e ci sono prove scientifiche che evidenziano come possano porre fine alla civiltà per come la conosciamo.
I nove Governi dotati di armi nucleari devono smettere di sprecare risorse pubbliche in armi di distruzione di massa. Le aziende che costruiscono le bombe sono note per reagire alle pressioni pubbliche e finanziarie – e molte sono uscite dal mercato quando gli investitori si sono ritirati o l’opinione pubblica ha chiesto loro di farlo.
Non si tratta solo di una questione economica, ma di un fallimento morale. Ogni dollaro sperperato per le armi nucleari rappresenta un tradimento dell’umanità, distogliendo risorse vitali dall’affrontare sfide urgenti per il nostro benessere collettivo. Ci ricorda che il nostro mondo è sull’orlo della catastrofe, incatenato dall’avidità e dalla miopia di coloro che danno priorità al profitto piuttosto che alla conservazione della vita stessa.
Mantenere o eliminare le armi nucleari è una scelta che governi, aziende e gruppi di riflessione hanno il potere di fare. Eliminando qualsiasi vantaggio finanziario legato alla scelta di queste bombe distruttive renderemo più facile prendere la decisione giusta e dire no alle armi nucleari. Non si tratta solo di soldi, ma di delineare il nostro futuro e salvare il mondo.
Per cosa possono essere spesi questi soldi?
Ci sono 91 miliardi di impieghi migliori per quel denaro rispetto alle armi di distruzione di massa. Cosa potremmo fare se queste somme esorbitanti venissero utilizzate per rispondere a esigenze reali?
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