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Fiaccolata per la Pace, a Cuneo
18 Novembre 2023 ore 17:00 > 18:30
Sabato 18 novembre,alle 17 partirà da piazzetta Audiffredi a Cuneo la camminata organizzata dal Coordinamento Pace e disarmo Cuneo e dal Comitato Vivere la Costituzione per invocare la fine del conflitto israelo-palestinese in atto da oltre un mese. Il corteo percorrerà via Roma e arriverà nei pressi del Duomo alle 18.
Questo l’appello degli organizzatori della fiaccolata: “Condanniamo con assoluta fermezza sia l’ignobile e brutale atto di aggressione di Hamas contro la popolazione civile Israeliana (anziani, bambini, donne) in spregio di ogni elementare senso di umanità e di civiltà, alla quale si è aggiunta la barbara pratica della presa di ostaggi, sia i bombardamenti indiscriminati sulla striscia di Gaza e l’occupazione militare della stessa da parte dell’esercito israeliano che hanno provocato oltre 11.000 vittime civili, distrutto scuole, ospedali, abitazioni e costretto oltre un milione e mezzo di persone ad abbandonare le proprie abitazioni, privandole di mezzi di sussistenza indispensabili quali l’acqua, il cibo, l’energia elettrica.
Riteniamo che solo con il rifiuto della guerra e della violenza sia possibile costruire giustizia, rispetto per i diritti di autodeterminazione delle due popolazioni, riparazione, convivenza, pace giusta e duratura. Chiediamo che: Hamas rilasci immediatamente gli ostaggi; Israele cessi i bombardamenti e l’occupazione di Gaza. Ci appelliamo al Consiglio di Sicurezza dell’ONU affinché assuma la propria responsabilità di organo garante del diritto internazionale e imponga alle parti in conflitto l’immediato cessate il fuoco e il rispetto del diritto umanitario; convochi al più presto una Conferenza di pace che risolva la questione Palestinese applicando la formula dei “due Stati per i due Popoli”, condizione per porre fine all’occupazione Israeliana e alla resistenza armata Palestinese, ristabilendo così le condizioni per la costruzione di società pacifiche e democratiche.
Ci appelliamo, altresì, alla cittadinanza tutta e a tutte le organizzazioni della società civile affinché si adoperino per affermare il principio che la pace si difende con la pace, non con la violenza, togliendo le armi dalle mani dei belligeranti, non già indossando metaforici elmetti e trattando da disertori i pacifisti che rifiutano di farlo”.