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Sudan: quali strade di Pace possibili per uscire dalla guerra e dalla crisi umanitaria?
8 Ottobre ore 18:00 > 19:00
Tutti i giorni i mezzi di comunicazione ci raccontano della drammatica e sanguinosa situazione di guerra in Ucraina e in Palestina ed Israele… Ma c’è un conflitto armato ugualmente grave, per lo più ignorato dai media: la tragedia del Sudan.
Una devastazione che va avanti, silenziosamente, senza che nessuno riesca a trovare il modo di fermarla.
“Accendiamo i riflettori sul Sudan” recita l’appello che qualche mese fa è stato lanciato da alcune realtà internazionali (tra cui Sant’Egidio, MSF e Emergency) insieme ai religiosi comboniani. Occorre che questo appello sia ascoltato per arrestare una grande crisi umanitaria finora senza immagini offerte all’opinione pubblica mondiale.
Anche Rete Italiana Pace Disarmo vuole contribuire ad accendere i riflettori sulla devastante guerra in Sudan, con un incontro online in cui ospiteremo le voci di Rossella Miccio di Emergency (in collegamento direttamente da Port Sudan) e Paolo Impagliazzo della Comunità di Sant’Egidio.
In diretta sui nostri canali social martedì 8 ottobre alle 18.00
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La catastrofica crisi umanitaria in Sudan entra nel suo 18° mese e sono ora necessarie misure immediate per proteggere i civili, aumentare i finanziamenti e l’accesso agli aiuti umanitari e porre fine ai combattimenti una volta per tutte.
Le ostilità incessanti in tutto il Paese hanno portato miseria a milioni di civili, innescando la crisi di sfollamento più rapida al mondo. Dall’aprile 2023, più di 10 milioni di persone sono fuggite dalle loro case – metà delle quali bambini – e più di 2 milioni hanno cercato sicurezza nei Paesi vicini.
Il Sudan sta attraversando anche la più grande crisi di accesso al cibo al mondo, con oltre la metà della popolazione del Paese – quasi 26 milioni di persone – che sta affrontando alti livelli di fame acuta. La carestia è stata confermata nel campo di Zamzam, nel Nord Darfur, e molte altre aree sono a rischio. Quasi 5 milioni di bambini e donne incinte e che allattano sono gravemente malnutriti.
L’assistenza sanitaria e i servizi di base sono stati decimati, il colera e altre malattie sono in aumento e i bambini non vanno a scuola per il secondo anno consecutivo. L’emergenza è una delle peggiori crisi di protezione della storia recente, con livelli allarmanti di violenza sessuale e di genere che continuano a terrorizzare i civili, in particolare donne e ragazze.
Mentre le ostilità continuano senza sosta, l’azione umanitaria a sostegno di milioni di persone in Sudan e nella regione non è mai stata così urgente. Ma all’interno del Sudan, la mancanza di fondi, l’insicurezza e la limitazione dell’accesso umanitario continuano a ostacolare gli sforzi per incrementare la risposta umanitaria.