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Tacciano le armi: è il tempo della cura e della pace

5 Ottobre 2023 ore 18:00 > 19:30

Aderendo all’appello lanciato da Vienna dai movimenti per la pace di tutto il mondo per una settimana di mobilitazione globale ( 30 settembre – 8 ottobre ) per il cessate il fuoco e il negoziato invitiamo tutti coloro che credono nella soluzione dei conflitti senza armi a partecipare  alla manifestazione “La via maestra, Insieme per la costituzione” di Roma, 7 ottobre 2023 per la pace in Ucraina e in tutto il mondo, per i diritti, per la giustizia climatica e sociale, per la democrazia, per il futuro dell’umanità intera.

Qualche giorno fa abbiamo dato il Benvenuto a Piacenza a Monsignor Zuppi, incaricato da Papa Francesco per ricercare una soluzione negoziale alla guerra in corso. Abbiamo ringraziato il presidente della CEI per gli sforzi che sta portando avanti; sforzi che dovrebbero essere sostenuti e avviati anche dai governi europei.

La guerra iniziata in Ucraina con l’aggressione russa miete vittime.  Nessuna ragione può giustificare una così palese violazione del Diritto Internazionale.

Intanto  si accumulano  i cadaveri dei civili e dei soldati di entrambi gli eserciti e si susseguono massacri, violenze, stupri, traumi, bambini deportati.

La guerra ingoia  anche la democrazia e si affaccia lo spettro del conflitto nucleare anticipato dall’uso di armi proibite come le bombe a grappolo.

Tacciano le armi: è il tempo della cura e della pace

Durante la settimana di mobilitazione  Europe for Peace Piacenza promuove una

manifestazione/performance giovedì 5 ottobre 2023 alle ore 18 in Piazza Cavalli a Piacenza

cui invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare, portando fiori di carta realizzati a casa o a scuola. In un momento in cui il conflitto in Ucraina continua a causare sofferenza e distruzione, è fondamentale sottolineare il nostro impegno per una soluzione diplomatica che garantisca una pace giusta e duratura, rispettando i diritti fondamentali delle popolazioni coinvolte.

Siamo convinti che la via per la pace debba essere costruita con il dialogo, la cooperazione e il rispetto reciproco. Riconosciamo il coraggio delle pacifiste e dei pacifisti ucraini e russi che lavorano instancabilmente per porre fine a questo conflitto attraverso mezzi pacifici.

Qualunque giudizio si dia su come è stata condotta la guerra  o si passa alla trattativa oppure è guerra ad oltranza.

Per il bene di tutti i popoli coinvolti e PER EVITARE ulteriori inutili carneficine, cessare il fuoco è la sola condizione per consentire  le trattative necessarie ad affrontare alla radice le cause del conflitto e porre le basi per un futuro comune.

“Le guerre e le armi puntano alla vittoria sul nemico ma non portano alla pace: tendono a diventare permanenti e a causare solo nuove sofferenze per le popolazioni. Bisogna invece far vincere la pace, ripristinare il diritto violato, garantire la sicurezza condivisa. Non esiste guerra giusta, solo la pace è giusta. La guerra la fanno gli eserciti, la pace la fanno i popoli.

L’Italia, la Costituzione, la società civile ripudiano la guerra. Insieme esigiamo che le nostre istituzioni assumano questa agenda di pace e si adoperino in ogni sede europea e internazionale per la sua piena affermazione.” (dall’appello per la grande manifestazione del 5 novembre 2022 a Roma).

Per favorire questo riteniamo utile e necessaria la partecipazione di più  donne ai tavoli delle trattative: puntiamo sulla loro forza troppo spesso abusata o ignorata.

Nella settimana di mobilitazione ricordiamo anche la giornata del 2 ottobre, ricorrenza della nascita di Gandhi,  proclamata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite dal 2007, “Giornata mondiale della Nonviolenza”, con la finalità di “promuovere una cultura della pace, della tolleranza, della comprensione e della nonviolenza, anche attraverso l’educazione e la consapevolezza pubblica”.

Noi riteniamo che non sia possibile pensare di costruire un Mondo di Pace (più giusto e inclusivo) vivendo costantemente sotto la minaccia della distruzione totale dell’Umanità a causa delle armi nucleari.

Con la Nonviolenza si potrà cambiare pagina (e paradigma politico-sociale) liberandoci dalle catene del ricatto nucleare, favorito da un sistema violento e di guerra che agevola il potere e la prevaricazione di pochi.

L’appello alla nonviolenza non si riferisce soltanto all’uso di armi nucleari e letali. Occorre anche fermare l’assalto umano al nostro pianeta e l’economia “di rapina” che lo governa.

Auspichiamo che dovunque questa giornata sia ricordata.

Per tutti questi motivi noi di Europe for Peace Piacenza parteciperemo anche alla manifestazione a Roma del 7 ottobre indetta dalla Cgil, insieme a oltre cento associazioni, e  invitiamo tutte e tutti a partecipare.

Organizzatore

Europe For Peace Piacenza

Luogo

Piazza Cavalli
Piazza Cavalli
Piacenza,
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