Il Consiglio comunale di Reggio Emilia chiede al Governo di aderire al Trattato ONU per la proibizione delle armi nucleari
Il Consiglio comunale di Reggio Emilia ha scritto una nuova e bella pagina nella lunga storia di impegno per la pace della città votando a larga maggioranza la mozione che impegna il Consiglio comunale, il Sindaco, la Giunta ed il Presidente del Consiglio comunale ad un’azione concreta per il disarmo nucleare. In questo modo Reggio Emilia si unisce al gruppo delle città internazionali per il disarmo nucleare e rispondendo attivamente all’appello del Sindaco di Hiroshima che nel 76° anniversario delle celebrazioni della bomba atomica statunitense che ne devastò la città ha ribadito l’appello alle città del mondo di “unirsi nelle lotta per eliminare le armi nucleari”. A cominciare dalla richiesta di adesione dei governi al Trattato ONU per la proibizione delle armi nucleari TPNW e anche aderendo al Cities Appeal (l’Appello delle Città) promosso dalla International Campaign to Abolish Nuclear Weapons (insignita del Premio Nobel per la Pace 2017).
Sulla spinta dell’impegno per la pace della società civile reggiana la mozione, votata a maggioranza con 19 voti favorevoli e nessun contrario, impegna il Comune, attraverso i suoi massimi organi istituzionali, a farsi promotore attraverso tutti i canali disponibili affinché il Governo italiano firmi celermente il Trattato ONU per la messa al bando delle armi nucleari e incentivi un’iniziativa internazionale rivolta a tutte le potenze nucleari affinché sottoscrivano il medesimo Trattato. Chiede, inoltre, all’Assemblea regionale dell’Emilia Romagna di unirsi a questa richiesta al Governo italiano. Infine, impegna il Comune ad aderire alla campagna nazionale “Italia ripensaci” promossa dalla Rete Italiana Pace e Disarmo e dalla Campagna Senzatomica dandone informazione ai cittadini, ai gruppi parlamentari e al Presidente della Regione Emilia Romagna.
“La minaccia nucleare” – commenta Pasquale Pugliese del Movimento Nonviolento di Reggio Emilia – “seppure rimossa dalla coscienza collettiva, è ancora tragicamente presente nelle circa tredicimila testate nucleari di nuova generazione puntate contro l’umanità, contro il suo presente e il suo futuro. Impegnarsi per il disarmo nucleare – e per il disarmo tout-court – e costruire le alternative nonviolente alla follia della guerra per la risoluzione dei conflitti, è il primo dovere civico di ogni comunità, piccola o grande che sia. Affinché l’intera umanità possa fare, finalmente, un salto di civiltà. Liberando anche enormi risorse da investire per la vita, anziché spendere per la morte”
La mozione al Consiglio Comunale di Reggio Emilia è stata presentata dai consiglieri Paolo Burani, primo firmatario e dai co-firmatari Palmira Perri, Giacomo Benassi, Marwa Mahmoud, Dario De Lucia, Giuliano Ferrari, Claudia Aguzzoli, Fabiana Montanari, Cristian Vergalli, ai quali va il nostro ringraziamento, insieme al Sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi che in Consiglio che ha sostenuto la mozione.