Scompare Giorgio Giannini, presidente Centro Studi Difesa Civile. Il cordoglio di Rete Pace Disarmo
La Rete Italiana Pace e Disarmo si unisce al cordoglio dei famigliari e di tutti gli amici e le amiche di Pace e Nonviolenza per la morte di Giorgio Giannini, presidente del Centro Studi Difesa Civile (organizzazione parte della nostra Rete). Dopo una lunga malattia, che ha affrontato con consapevolezza, coraggio, dignità, speranza e poi serenità Giorgio, persona buona e giusta, ci ha lasciato a 74 anni.
Impegnato nel campo dell’obiezione di coscienza, fin dai primi movimenti per il riconoscimento del diritto a non portare armi si è fatto riconoscere e appressare in particolare come attivista della Lega Obiettori di Coscienza, nella quale si distingueva per competenza e passione e apertura. Ha curato le prime “guide pratiche” all’obiezione di coscienza e al servizio civile sostitutivo. Ha scritto innumerevoli articoli sul tema, ma non solo: le sue passioni erano la storia e la scrittura. Autore di libri, saggi e ricerche in particolare sulla Prima Guerra Mondiale e sulla Resistenza. A lui si debbono molti lavori, per i quali ha ricevuto riconoscimenti e premi, sui disertori e i fucilati della Grande Guerra e sulle vittime dimenticate della barbarie nazista, disabili, omosessuali, Rom.
Tra le sue tante opere, ricordiamo l’importante libro del 1985 “L’obiezione di coscienza – al servizio militare, alle spese militari, professionale, etnica, al giuramento, alle prestazioni sanitarie obbligatorie” (Satyagraha Editrice) con un taglio giuridico e politico di grande levatura.
Laureato in Giurisprudenza (specializzato in Diritto penale e Criminologia) all’Università La Sapienza di Roma, è stato docente di Discipline Giuridiche ed Economiche nella Scuole Superiori della Capitale. Ha lavorato presso il Museo Storico della Liberazione di Roma in via Tasso a Roma facendo anche parte del Direttivo del Circolo Giustizia e Libertà, per tutelare gli ideali risorgimentali, e della Associazione nazionale del libero pensiero Giordano Bruno, per tutelare gli ideali di libertà e di laicità. Ha abbracciato anche la causa ambientalista, con un impegno istituzionale nei consigli municipali di Roma. Ma forse il ruolo di rappresentanza a cui più teneva era quello di Presidente del Centro Studi Difesa Civile di Roma, per il quale ha operato fino all’ultimo, sempre con un approccio costruttivo e collaborativo nell’ambito prima di Rete Italiana Disarmo e poi della Rete Italiana Pace e Disarmo.
Giorgio era anche una persona gradevolissima nella compagnia, entusiasta delle sue conoscenze storiche che proponeva come guida colta e divertente nelle passeggiate romane spesso realizzate tra una riunione e l’altra. Tutte le organizzazioni della nostra Rete lo ricorderanno con stima e affetto, unendosi in un ideale abbraccio di condoglianze alla famiglia, tanto amata.