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10 km di Pace, a Lecco
9 Aprile 2022 ore 14:30 > 18:30
Sabato 9 aprile 2022
Ritrovo ore 14.30
Partenza ore 15.00 dal ponte della ferrovia di Olginate (ponte di legno pedonale) entrando a Lecco dal ponte Azzone Visconti e con arrivo in Piazza Cermenati
Inizio interventi in Piazza ore 17.30 (tra gli interventi previsti anche quello di Francesco Vignarca, coordinatore campagne della Rete Italiana Pace e Disarmo)
COSTRUIRE PONTI PER LA PACE
Ci siamo ritrovati, camminando tra i ponti del Lecchese, per rafforzare in noi e per confermare pubblicamente quel valore a cui ogni persona deve aspirare: la pace.
E per pace non intendiamo la semplice assenza di guerra, ma l’atteggiamento, democratico e solidale, che vede nell’altro il portatore delle stesse aspirazioni, degli stessi desideri, degli stessi diritti, degli stessi doveri.
Siamo sicuri che sarebbe sufficiente concepire e praticare la virtù della reciprocità per rivoluzionare la vita su questo pianeta.
Le divergenze personali, di coppia, di gruppi, di partiti, di etnie, di religioni, di nazioni possono e devono essere risolte con la non- violenza, con la virtù della parola, che viene dalla ragione e dal cuore e predispone al dialogo.
Conosciamo al contrario la realtà attuale del mondo, dove sono in atto numerosissimi e dimenticati conflitti, causati da interessi economici e di potere di una piccola minoranza, che raggira e usa le persone, spesso inconsapevoli, e le manda al massacro, per ammazzare ed essere ammazzati.
Oggi vogliamo essere testimoni di un rinnovato appello alla pace, spinti dall’orrore per la guerra, una violenza ingiustificabile che si sta verificando proprio nel cuore dell’Europa, in Ucraina.
Dal profondo di noi stessi, con ogni nostra energia, chiediamo che si fermi subito la carneficina e la distruzione.
Chiediamo che i nostri rappresentanti politici e religiosi, di tutte le istituzioni pubbliche e private, si mobilitino, con i mezzi diplomatici ed economici necessari (evitando un inutile riarmo) per far cessare la guerra e ristabilire quel patto civile che l’etimo di pace suggerisce. Rileggiamo, con i nostri giovani, del cui futuro siamo responsabili, l’articolo 11 della nostra Costituzione.
L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
Costruiamo con loro un mondo in cui espressioni come libertà, uguaglianza, fraternità non restino parole vuote, ma valori di riferimento per un pensiero universale.