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Fermare la violenza in Israele e Palestina e riprendere in mano la pace, a Ferrara
20 Ottobre 2023 ore 18:00 > 20:00
Come Rete per la Pace di Ferrara facciamo nostro l’appello della Rete Italiana Pace e Disarmo. “Fermare la violenza e riprendere in mano la pace” ci sembrano le uniche parole che in questo momento si possono e si devono usare.
Ed a proposito di parole, abbiamo scelto di utilizzare le voci, israeliane e palestinesi, che condannano tanto l’aggressione di Hamas quanto i bombardamenti e la politica di apartheid dello stato di Israele.
Lo faremo tutti e tutte assieme, venerdì 20 ottobre dalle ore 18.00 in Piazza Castello a Ferrara
Con le bandiere della pace.
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Condanniamo l’ignobile e brutale atto di aggressione di Hamas contro la popolazione civile Israeliana, contro anziani, bambini, donne, in spregio di ogni elementare senso di umanità e di civiltà, alla quale si è aggiunta la barbara pratica della presa di ostaggi. Siamo di fronte alla violazione di tutti i trattati e le convenzioni internazionali, volti a salvaguardare le popolazioni civili dalle guerre e da ogni forma di occupazione.
Non vi è giustificazione alcuna per l’operato di Hamas, neppure la disperazione e l’esasperazione del popolo Palestinese, vittima da decenni dell’occupazione, della restrizione delle libertà, della demolizione delle case, dell’espropriazione dei terreni e delle continue provocazioni delle frange radicali della destra israeliana e dei coloni, può trovare una risposta nell’azione terroristica e militare.
Anche in questo caso, siamo di fronte alla violazione di tutti i trattati e le convenzioni internazionali, volti a salvaguardare le popolazioni civili dalle guerre e da ogni forma di occupazione.
La nostra condanna contro ogni forma di violenza, di aggressione e di rappresaglia contro la popolazione civile, sia Palestinese, sia Israeliana è assoluta, in quanto crimini contro l’umanità.
Hamas deve immediatamente rilasciare gli ostaggi e cessare le ostilità per il bene del popolo palestinese. Israele deve interrompere le operazioni militari nella Striscia di Gaza, che hanno già causato migliaia di morti. La scelta di usare metodi da rappresaglia come togliere cibo, luce, acqua ad una popolazione anch’essa ostaggio della violenza scatenata da Hamas, senza vie di fuga ed impossibilitata a proteggere le famiglie, i bambini e gli anziani, è fuori dal diritto internazionale e va condannata.
Ci appelliamo al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite affinché assuma la propria responsabilità di organo garante del diritto internazionale chiedendo alle parti l’immediato cessate il fuoco, il rilascio degli ostaggi e dei prigionieri, il rispetto del diritto umanitario per evitare ulteriore spargimento di sangue.
Noi, come componenti della società civile italiana ed internazionale, siamo pronti a fare la nostra parte per sostenere il cammino della pace ed invitiamo le autonomie sociali Palestinesi ed Israeliane a schierarsi chiaramente per la fine della violenza, per il rispetto reciproco e per il reciproco diritto di vivere in pace e liberamente nel proprio stato.
Riprendiamo per mano la pace.