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La Piave per la Pace

15 Ottobre 2023

Camminiamo insieme per chiedere il cessate il fuoco, negoziati e soluzioni di pace per l’Ucraina

Dopo quasi 600 giorni dall’invasione russa, non si intravedono da parte dei governi Europei, di Bruxelles, Londra, Washington, dei Paesi della Nato e Mosca iniziative concrete per arrivare ad un cessate il fuoco e all’apertura di serie trattative. Sono ignorati da tutti gli appelli per la pace di papa Francesco, quelli di intellettuali, scienziati, economisti, quello di un milione e mezzo di giovani che con il papa chiedono che si realizzi il sogno della pace. Sono ignorati i piani di confronto proposti da grandi paesi come la Cina, i Paesi africani ed il Brasile. L’Europa sembra aver rinunciato ad ogni via negoziale, tradendo i valori fondanti definiti nel trattato di Lisbona, e lo spirito delle sue Costituzioni. L’unica strada scelta è la logica “armata” fino alla vittoria e un imbarazzante silenzio anche davanti alla fornitura di armi proibite.

Assistiamo ancora al massacro quotidiano di civili e soldati, alla distruzione di famiglie; di case e città con gravi conseguenze sull’ambiente, sulle condizioni di vita in primo luogo degli ucraini, ma più in generale di tutte le popolazioni soggette agli effetti sociali ed economici di questa guerra; alla repressione delle forme di dissenso e obiezione di coscienza che, pur tra mille difficoltà, si sono espresse nei paesi in guerra; allo spreco di risorse che potrebbero essere meglio indirizzate alla spesa per scuola, sanità e servizi, e per il contrasto ai cambiamenti climatici, vitale per l’umanità; all’incremento della produzione e del commercio di armi avvallato anche dal Parlamento europeo.
I recenti avvenimenti in Russia hanno confermato, se ce n’era bisogno, quali pericoli incombono su tutto il mondo per la possibile instabilità di un Paese detentore di armi nucleari.

Di fronte a tutto questo non possiamo rimanere in silenzio e dobbiamo continuare a fare pressione sulle forze politiche, sui governi italiano ed europei per una svolta radicale verso la costruzione di un percorso di pace, strada delineata anche dalla nostra Costituzione.
Non siamo soli; il Vertice Internazionale dei Popoli per la Pace in Ucraina, tenutosi a Vienna nello scorso mese di giugno che ha visto la partecipazione di rappresentanti di istituzioni e movimenti provenienti da Europa, Nord America, Russia e Ucraina e del Sud del mondo, si è espresso con una dichiarazione finale incentrata sulla richiesta rivolta ai capi di Stato e di governo ad agire a sostegno di un immediato cessate il fuoco e di negoziati per porre fine alla guerra in Ucraina e con l’appello alla mobilitazione internazionale dal 30 settembre all’8 ottobre 2023.

A partire dai nostri territori lanciamo un appello per una giornata di mobilitazione il 15 ottobre 2023. Lo facciamo pensando ad un ideale percorso lungo il fiume Piave che collega le provincie di Belluno, Treviso, Venezia; un fiume che fin dall’antichità è stato una via di collegamento e non di frattura, un fiume sconvolto dagli aspri combattimenti della prima guerra mondiale, dopo Caporetto, e che vogliamo rivalutare come luogo di pace e di incontro, oltre che come patrimonio ambientale da salvaguardare e rispettare.

Contro le logiche di guerra, di riarmo e divisione del mondo noi proponiamo la pace, la cooperazione, il disarmo e il rafforzamento della solidarietà internazionale. Chiediamo quindi alle associazioni, ai gruppi, a tutti coloro che si ritrovano nell’appello di Vienna di aderire all’iniziativa: camminare insieme in tre percorsi/incontri sulla Piave da effettuare in contemporanea nelle provincie di BL, TV e VE dove la Piave nasce, scorre e si apre sul mare.

Comitato contro la guerra di Treviso, Coordinamento provinciale Pace e disarmo di Belluno, Coordinamento informale “In marcia per la pace” di Mestre e Venezia, ANPI Sandonatese “Silvio Trentin”

 

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Data:
15 Ottobre 2023
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